Paola (Cs), 9 agosto 2025 – Proseguono senza sosta le indagini della Procura di Paola in merito ai due decessi e ai numerosi casi di intossicazione da botulino registrati in Calabria, dopo il consumo di panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un venditore ambulante nel cosentino. Le analisi si concentrano su più fronti per chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda che ha colpito profondamente la comunità locale e non solo.
Indagini su origine e gestione del caso botulino
Secondo quanto emerso finora, è ormai consolidato il dato che il food truck di Diamante sia la fonte delle intossicazioni da botulino riscontrate nelle persone coinvolte, inclusi i due soggetti deceduti. Gli esami preliminari condotti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza sugli alimenti sequestrati nel mezzo ambulante hanno indirizzato le investigazioni più che sul prodotto in sé, sulle modalità di somministrazione e conservazione del cibo.
Ulteriori approfondimenti sono attesi per mercoledì 13 agosto, quando arriveranno i risultati degli esami richiesti all’Istituto Superiore di Sanità. Nel frattempo, il mezzo è sotto sequestro e la Procura ha iscritto nel registro degli indagati tre persone, ipotizzando a vario titolo i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Parallelamente alle verifiche sull’origine del contagio, gli inquirenti stanno indagando anche sulla tempestività e correttezza degli interventi sanitari prestati ai pazienti. In particolare, verranno esaminate le cartelle cliniche e gli esiti delle autopsie per accertare se vi siano state ritardi nella diagnosi che abbiano potuto influire negativamente sull’evoluzione dei casi.
Autopsie e quadro clinico dei pazienti ricoverati
Le autopsie sulle due vittime, Luigi di Sarno, 52enne di Cercola (Napoli), deceduto mentre rientrava a casa nelle vicinanze dello svincolo autostradale in Basilicata, e Tamara D’Acunto, 45enne residente a Diamante, si svolgeranno martedì 12 agosto. L’esame sul corpo di Di Sarno verrà effettuato presso l’ospedale San Giovanni di Lagonegro, mentre per la D’Acunto è prevista la riesumazione della salma.
Gli esami saranno condotti da un collegio di medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, incaricato dalla Procura guidata dal procuratore Domenico Fiordalisi, che coordina l’indagine. I risultati forniranno elementi fondamentali per chiarire la dinamica della morte e per proseguire con gli accertamenti giudiziari.
Intanto sono salite a sette le persone intossicate da botulino nel cosentino alle quali è stato somministrato il siero contro la tossina. L’ultima somministrazione si è resa necessaria per uno dei pazienti in condizioni critiche ricoverato in rianimazione. Vista la scarsità delle dosi disponibili, è stata organizzata una missione con l’elicottero del 118 per il trasferimento urgente di ulteriori fiale dal San Camillo di Roma.
Attualmente, i dodici pazienti ricoverati in Calabria, di cui nove in rianimazione e tre in reparti ordinari, sono in condizioni stazionarie. Gli operatori sanitari continuano a monitorare attentamente ogni caso per garantire le cure migliori e prevenire ulteriori complicazioni.
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