Roma, 15 novembre 2025 – Una disavventura a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha coinvolto l’assessore regionale all’Industria della Sardegna Emanuele Cani, noto politico del Partito Democratico in carica dal 9 aprile 2024 nella giunta guidata da Alessandra Todde. Durante un incontro istituzionale legato all’Expo 2025, Cani è inciampato mentre scendeva le scale, cadendo contro una preziosa vetrata monumentale realizzata dall’artista futurista Mario Sironi.

L’incidente a Palazzo Piacentini e il racconto di Emanuele Cani
L’episodio, avvenuto mercoledì 12 novembre, è stato documentato da video poi diffusi sui social. L’assessore, scivolato su un tappeto, ha perso l’equilibrio precipitando in avanti e infrangendo la vetrata intitolata “La Carta del Lavoro”, opera del 1932 commissionata all’epoca per il ministero fascista delle Corporazioni. Cani ha riportato solo lievi ferite, tra cui escoriazioni e contusioni, ma ha confessato a Repubblica di aver avuto “paura di morire”, vista l’altezza del davanzale – circa dieci metri – e il vuoto sottostante. L’assessore ha espresso dispiacere per il danno provocato a un’opera di così alto valore storico e artistico, sottolineando che si trovava lì per adempiere al proprio dovere istituzionale.
🔴 VIDEO 🔴
Sardinian councilor Emanuele Cani’s spectacular fall down the stairs at Palazzo Piacentini, Rome.
Cani suffered only minor injuries, but critically damaged the 1932 stained glass window by renowned artist Mario Sironi. pic.twitter.com/QeVwtrterE
— Crazy Ass Moments in Italian Politics (@CrazyItalianPol) November 14, 2025
La vetrata di Mario Sironi: valore storico e costo del restauro
La vetrata sfondata è un capolavoro di Mario Sironi (1885-1961), figura centrale del Novecento italiano, noto per aver fondato il movimento artistico Novecento Italiano e per aver interpretato il Futurismo e la pittura murale con un linguaggio caratterizzato da forme solide e voluminose. L’opera “Carta del Lavoro” rappresenta un tassello fondamentale dell’arte murale italiana degli anni Trenta, con forti richiami all’ideologia e all’estetica del periodo fascista, pur mantenendo un valore artistico indiscusso.
Romana Sironi, nipote dell’artista e curatrice dell’Archivio Mario Sironi, ha dichiarato all’Adnkronos che il danno è “irreversibile” e che quantificare il valore dell’opera è complesso, data la sua unicità. Il restauro si prevede costoso, con una spesa stimata tra i 30 e i 40 mila euro, un investimento necessario per preservare un pezzo così significativo del patrimonio artistico nazionale.






