Bolzano, 27 ottobre 2025 – Carlo Vettori, presidente del Consiglio comunale di Bolzano ed esponente di Fratelli d’Italia, ha deciso di dimettersi dall’incarico a seguito delle accuse di violenza domestica mosse dalla moglie. Nei suoi confronti sono state adottate misure cautelari che includono il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di comunicare con la compagna e i figli. A breve è prevista l’applicazione del braccialetto elettronico, misura disposta dal gip di Bolzano.
Le misure cautelari e il braccialetto elettronico
Il provvedimento del giudice, convalidato il 22 ottobre scorso, ha confermato l’allontanamento d’urgenza di Vettori dalla sua abitazione, su richiesta della Procura. Le accuse a suo carico includono maltrattamenti aggravati, commessi in presenza dei figli minorenni, lesioni aggravate nei confronti della compagna convivente e danneggiamento. La misura del braccialetto elettronico è finalizzata a garantire il rispetto del divieto di avvicinamento e a monitorare i suoi spostamenti.
Le dimissioni di Vettori
In una nota, Vettori ha annunciato le dimissioni dall’incarico, dichiarando: “Ho grande rispetto per le istituzioni che ho sempre rappresentato con impegno e decoro. Non sono un violento e non ho mai alzato un dito contro nessuna donna”. Ha inoltre comunicato la sua autosospensione dal partito per tutelarne l’immagine.
Il sindaco di Bolzano, Claudio Corrarati, ha definito la scelta di Vettori “responsabile”, sottolineando l’importanza di rispettare la privacy della famiglia e delle istituzioni. Ha chiesto inoltre di evitare la gogna mediatica e ha annunciato che la coalizione si riunirà per valutare la sostituzione del presidente del Consiglio comunale.
Dal mondo politico, Forza Italia ha definito il gesto di Vettori “corretto e di responsabilità”, auspicando approfondimenti e chiarimenti mentre il Partito Democratico ha giudicato opportuno il passo indietro, sottolineando la necessità di separare le vicende private dalle istituzioni pubbliche.
Le indagini preliminari sono ancora in corso, con la Procura che ricorda il principio di innocenza fino al passaggio in giudicato della sentenza.






