Paola, 10 agosto 2025 – Proseguono le indagini della Procura di Paola (Cosenza) sull’intossicazione da botulino che ha causato la morte di due persone e il ricovero di altre quattordici dopo il consumo di panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un venditore ambulante a Diamante. Al momento, risultano nove gli indagati, tra cui cinque medici e tre responsabili delle ditte produttrici degli alimenti contaminati, oltre al commerciante ambulante.
Il caso e le vittime
Tra le vittime confermate ci sono Luigi Di Sarno, 52 anni di Cercola (Napoli), e Tamara D’Acunto, 45 anni di Praia a Mare (Cosenza). Luigi Di Sarno, artista e venditore ambulante, si era sentito male dopo aver consumato il panino presso un food truck a Diamante. Nonostante il malessere, aveva iniziato il viaggio di ritorno verso casa, ma è deceduto nei pressi di Lagonegro (Potenza) prima di poter ricevere cure adeguate. La salma è attualmente all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Lagonegro in attesa di autopsia, che sarà effettuata martedì 12 agosto insieme a quella di Tamara D’Acunto. La donna, che aveva mangiato dallo stesso ambulante, è deceduta mercoledì 6 agosto e la sua salma sarà riesumata per esami ulteriori.
Indagini e sequestri
Le indagini, condotte sotto la direzione del procuratore Domenico Fiordalisi e della sostituta Maria Porcelli, hanno portato al sequestro del food truck e di diversi prodotti alimentari, in particolare i broccoli sott’olio, ritenuti la probabile fonte della contaminazione. Le condizioni di conservazione degli alimenti, tra cui l’esposizione prolungata al sole durante la giornata, sono al centro delle verifiche tecniche. Parallelamente, si stanno approfondendo le responsabilità mediche in relazione ai ritardi nella diagnosi e nel trattamento delle persone intossicate.
Attualmente, presso l’ospedale di Cosenza sono ricoverate 14 persone, di cui sette in terapia intensiva. A cinque pazienti è stato somministrato il siero immune antitossina botulinica, giunto da Taranto e Roma. La Procura invita chi avesse consumato alimenti presso il venditore ambulante nei giorni precedenti a rivolgersi urgentemente alle strutture sanitarie.
L’inchiesta procede con attenzione, in un contesto di massima allerta per la salute pubblica e la sicurezza alimentare nella regione.






