Dal 9 ottobre 2025 il sistema bancario europeo compirà un passo decisivo verso una maggiore protezione degli utenti. In quella data, tutte le banche saranno tenute a offrire bonifici istantanei al costo di quelli ordinari, introducendo un meccanismo di verifica in tempo reale tra IBAN e nominativo del beneficiario. Un controllo rapido ma cruciale, pensato per intercettare errori di digitazione o tentativi di frode prima che il denaro lasci il conto. Il cliente, se i dati non coincidono, riceverà un avviso immediato con l’indicazione del tipo di discrepanza: corrispondenza totale, parziale, assente o impossibilità di verifica, ad esempio nel caso di un conto chiuso.
Questa misura nasce dall’esigenza di rendere più sicuri strumenti di pagamento sempre più diffusi, ma anche più esposti ai rischi. Il bonifico istantaneo, infatti, consente di trasferire fondi in meno di 10 secondi in tutta l’area SEPA (33 Paesi tra cui tutti quelli dell’Unione Europea, la Norvegia, la Svizzera e il Principato di Monaco), operando senza interruzioni, 24 ore su 24 e anche nei festivi. La rapidità è il suo punto di forza, ma anche la sua vulnerabilità: una volta inviato, non si può revocare, e recuperare somme frutto di truffe o errori è quasi impossibile.
Un cambiamento strutturale nei pagamenti digitali
In Italia, l’utilizzo dei bonifici istantanei è già una realtà per la maggior parte degli istituti, con un tasso di adozione pari al 10% sul totale delle operazioni, contro una media europea che sfiora il 20%. Tuttavia, secondo le stime della Federazione Autonoma Bancari Italiani, negli ultimi tre anni oltre 500 milioni di euro sono stati sottratti ai correntisti a causa di frodi informatiche, un dato che mette in luce l’urgenza di strumenti di verifica più efficaci.
Il nuovo sistema introdurrà un “doppio controllo” automatico: quando il cliente inserisce l’IBAN, il software confronterà le informazioni con l’intestatario del conto. Se emergono incongruenze, un messaggio avvertirà l’utente prima della conferma. Questo non impedirà di procedere, ma fornirà un’informazione essenziale per decidere se finalizzare o meno l’operazione. In alcuni casi il riscontro potrebbe segnalare “impossibilità di verifica”, tipicamente quando un conto è inattivo o bloccato.
Il provvedimento si inserisce in un contesto di crescita rapida dei pagamenti digitali. Tra il 2020 e il 2024, il valore complessivo dei bonifici in Italia è aumentato di oltre il 55%, mentre il numero di transazioni è salito di quasi il 50%. L’accelerazione è stata trainata anche dalla pandemia di COVID-19, che ha spinto milioni di persone verso sistemi cashless. Ma questo boom ha avuto un costo: solo nell’ultimo anno, le truffe online legate a transazioni bancarie sono cresciute del 30%, con tecniche di raggiro sempre più sofisticate e mirate.

Più protezione senza rinunciare alla velocità
Il bonifico istantaneo rimane uno strumento strategico per imprese e privati: garantisce la disponibilità immediata dei fondi, utile per pagamenti urgenti, versamenti tra aziende e regolazioni di compravendite. Un acconto a un fornitore, il saldo di un bene acquistato online o il trasferimento di denaro a un familiare possono avvenire senza tempi morti.
Con le nuove regole, la sicurezza non penalizzerà la velocità. Il tempo di elaborazione del “doppio controllo” è calcolato in pochi secondi, senza costi aggiuntivi. In pratica, chi effettua un bonifico istantaneo avrà lo stesso prezzo e la stessa rapidità di quello ordinario, ma con un passaggio di verifica in più. Le banche dovranno anche garantire trasparenza nelle segnalazioni, evitando messaggi generici e fornendo dettagli chiari sul tipo di anomalia riscontrata.
Il legislatore europeo punta così a rendere omogenea l’offerta in tutta l’area SEPA, eliminando differenze di costo e standard di sicurezza tra i vari Paesi. Oggi, infatti, non tutte le banche applicano tariffe identiche o controlli avanzati sui bonifici istantanei, creando disparità e zone più vulnerabili a frodi.
Un futuro di pagamenti sicuri, ma con attenzione
Questo aggiornamento normativo non azzera i rischi, ma rappresenta un argine importante. Le truffe più frequenti – dal phishing agli schemi di impersonificazione, fino alle falsificazioni di IBAN nelle fatture – si basano proprio sulla velocità e sull’irrevocabilità del bonifico istantaneo. Sapere che esiste un filtro in grado di segnalare anomalie può ridurre sensibilmente i casi di frode e migliorare la fiducia degli utenti nei pagamenti digitali.
Tuttavia, resta fondamentale la prudenza del cliente. Anche con il doppio controllo, la decisione finale di procedere rimane sua. Un avviso di incongruenza non blocca il bonifico: se si decide di inviarlo ugualmente, si accetta consapevolmente il rischio. Per questo le campagne di educazione finanziaria e di informazione sul cybercrime saranno decisive, affiancando la tecnologia con la consapevolezza.
Il 9 ottobre segnerà un punto di svolta, ma il vero cambiamento dipenderà dall’interazione tra strumenti di protezione e comportamenti responsabili. In un’epoca in cui la velocità è diventata un valore imprescindibile nei pagamenti, l’equilibrio tra rapidità e sicurezza sarà la chiave per un sistema finanziario più solido e affidabile. Il bonifico istantaneo continuerà a essere un alleato potente, ma solo se utilizzato con l’attenzione e la cautela che il denaro – soprattutto nell’era digitale – richiede.






