Roma, 16 ottobre 2025 – Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL dal 2020, ha denunciato con fermezza la diffusione dei cosiddetti contratti pirata, definendoli “una grande piaga sulla quale il governo deve intervenire”. Nel corso di recenti dichiarazioni, Bombardieri ha sottolineato il crescente consenso tra le parti sociali sulla necessità di certificare la rappresentanza sindacale e di agire per contrastare questi contratti, ritenuti responsabili di riduzioni salariali e di diritti per i lavoratori.
Contratti pirata: una ferita per il mercato del lavoro

Secondo il leader della UIL, il fenomeno dei contratti pirata è particolarmente preoccupante in diversi settori, dove si arriva a contare fino a 30 contratti differenti. “La differenza tra un contratto firmato da Cgil, Cisl e Uil e quello che viene subito dopo è di 7mila euro l’anno”, ha evidenziato Bombardieri, aggiungendo che si potrebbero portare alla luce decine di casi simili. Questi accordi, spesso non riconosciuti ufficialmente, contribuiscono a un sistema contrattuale frammentato e insostenibile, con effetti negativi sulla stabilità e sulla qualità del lavoro.
Bombardieri ha anche annunciato che la UIL ha trovato un’intesa con Confindustria e Confcommercio, che condividono l’urgenza di certificare la rappresentanza sindacale come strumento per difendere i salari e i diritti.
Proposte per il governo: accordo interconfederale e misurazione della rappresentanza
L’esponente sindacale ha proposto che non sia necessaria una nuova legge, ma che si possa autorizzare un accordo interconfederale, chiedendo esplicitamente al governo di sostenerlo. Questo accordo potrebbe prevedere due interventi principali: il primo riguarda il riconoscimento da parte delle aziende dei lavoratori iscritti a un sindacato, una pratica che attualmente non avviene sistematicamente; il secondo, invece, punta a istituire una giornata dedicata alle elezioni nel settore privato per misurare con precisione la rappresentanza di ogni organizzazione sindacale, come già accade nel pubblico.
“Il dato vero – ha concluso Bombardieri – è che la rappresentanza le forze politiche la conoscono, ma probabilmente questo a qualche partito del governo non fa comodo”.
Pierpaolo Bombardieri, nato nel 1963 a Marina di Gioiosa Ionica, in Calabria, è alla guida della UIL dal luglio 2020, dopo una lunga carriera sindacale iniziata negli anni Novanta. Laureato in scienze politiche all’Università di Messina, Bombardieri è noto per il suo impegno nel rafforzamento della rappresentanza sindacale e nella promozione di un sindacato moderno, attento alle esigenze dei lavoratori e delle nuove generazioni. Sposato e padre di due figli, oltre alla militanza sindacale, coltiva interessi culturali e civili come la formazione giovanile e la partecipazione internazionale, essendo membro dell’Esecutivo della Confederazione Europea dei Sindacati (CES).






