Bologna, 4 agosto 2025 – Un gruppo di circa quaranta riders, principalmente di origine pakistana e bangladese, si è presentato ieri presso la Questura di Bologna per denunciare una serie di episodi di furti e rapine subiti durante l’attività di consegna pasti. L’iniziativa collettiva è nata a seguito di un’aggressione avvenuta poco prima, che ha spinto uno dei lavoratori a sporgere denuncia, accompagnato però da numerosi colleghi che hanno voluto segnalare il fenomeno più in generale.
Bologna, le zone più colpite e le modalità delle aggressioni ai riders
I lavoratori hanno riferito di essere stati presi di mira soprattutto nell’area del centro cittadino, in particolare nelle vie di via Indipendenza e via Dei Mille. Gli autori degli episodi erano gruppi di più persone che hanno sottratto ai riders biciclette, telefoni cellulari e denaro destinato alle consegne. Non si tratta di casi isolati: alcuni di loro avevano infatti già sporto denuncia in passato per episodi analoghi, evidenziando una situazione di crescente insicurezza per chi svolge questo tipo di lavoro in città.
Interventi della Questura e misure di prevenzione
I funzionari dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Digos hanno ascoltato i riders per raccogliere testimonianze e dettagli utili alle indagini. La Questura di Bologna ha annunciato che verranno organizzati servizi specifici di prevenzione per arginare il fenomeno e verranno avviate indagini mirate per individuare e perseguire i responsabili delle rapine. Queste misure si inseriscono nelle attività ordinarie della Polizia di Stato, il cui compito è garantire la sicurezza pubblica e il mantenimento dell’ordine sul territorio provinciale.
L’attenzione delle forze dell’ordine su questo tema testimonia l’importanza di tutelare la sicurezza dei lavoratori impiegati in servizi di consegna, spesso esposti a rischi durante lo svolgimento delle loro mansioni quotidiane.






