Un video diffuso sui social dalla cooperativa Logos e dall’associazione Autisticamente APS ha acceso il dibattito sulla bocciatura di un ragazzo autistico al terzo anno di un istituto della provincia di Taranto. La testimonianza, accompagnata da una lettera della madre, ha suscitato sconcerto e solidarietà, evidenziando una ferita profonda nel sistema educativo italiano
Una ferita educativa e una lettera toccante
Il video inizia con le parole del ragazzo: “Sono stato bocciato”. La madre, nel suo scritto, racconta l’impegno quotidiano del figlio, le difficoltà affrontate e il dolore per un risultato comunicato con freddezza. “Hai lavorato duramente, superato i tuoi limiti, ma la scuola non ti ha visto davvero”, scrive la donna, rimarcando che quella bocciatura non rappresenta una sconfitta del ragazzo, bensì di un sistema incapace di cogliere il suo progetto di vita.
La cooperativa Logos sottolinea come questa vicenda non sia un caso isolato, ma la manifestazione di una “ferita educativa” più ampia che riguarda molte famiglie. Il sistema scolastico, spiegano, spesso “non vede, non ascolta, non accoglie”. Viene inoltre denunciato il rischio delle programmazioni differenziate, spesso applicate automaticamente agli studenti con disabilità senza un adeguato percorso personalizzato, che possono precludere persino l’accesso all’università.
Il dibattito social e il sostegno degli insegnanti
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito sui social network, dove numerosi docenti di sostegno e operatori hanno espresso vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia. Un’insegnante ha scritto: “Non sei tu ad aver fallito. Ti hanno negato quel legame che solo un insegnante che ama il proprio lavoro può costruire. Un giorno dimostrerai la tua grandezza”.
Questa testimonianza si inserisce nel più ampio contesto delle sfide che incontrano gli studenti con disabilità nel sistema scolastico italiano, tra difficoltà di inclusione e carenze nei supporti adeguati. Il messaggio forte della madre e delle associazioni coinvolte richiama a una riflessione collettiva sul vero significato dell’inclusione scolastica e sociale.






