Oggi iniziano le analisi nel luogo del naufragio. Circa 70 operatori mobilitati in Sicilia da tutta Europa
Oggi, il porto di Termini Imerese, in Sicilia, si prepara a diventare il centro delle operazioni di recupero del relitto del superyacht Bayesian, affondato la notte del 19 agosto dello scorso anno (2024) al largo di Porticello. Questo tragico evento ha causato la morte di sei passeggeri, tra cui il noto imprenditore e magnate Mike Lynch e un membro dell’equipaggio. La gru galleggiante Hebo Lift 10 è recentemente arrivata al porto, pronta a unirsi alla già presente Hebo Lift 2, creando una sinergia operativa fondamentale per affrontare questa complessa missione di recupero.
L’importanza della Hebo Lift 10
La Hebo Lift 10, con le sue 5.695 tonnellate di stazza lorda, è tra le gru marittime più potenti d’Europa. Arrivata in anticipo dalla sua traversata da Rotterdam, sta ultimando l’assemblaggio delle attrezzature per le operazioni di sollevamento. Questo potente mezzo, dotato di tecnologia all’avanguardia, avrà un ruolo cruciale nel sollevamento del relitto, che si trova in acque profonde e difficili.
Il cronoprogramma delle operazioni
Il cronoprogramma della società Tmc Marine, che coordina le operazioni, prevede che la Hebo Lift 2, già presente in porto dal primo maggio, si rechi oggi nella zona del naufragio per avviare le analisi preliminari. Gli operatori di questa imbarcazione effettueranno un’ispezione approfondita del relitto e dell’ambiente marino circostante utilizzando un sommergibile telecomandato. Questo strumento fornirà dati fondamentali per pianificare le fasi successive del recupero.
La squadra di esperti
In totale, circa 70 specialisti provenienti da tutta Europa sono stati mobilitati per questa operazione. La squadra comprende subacquei esperti e tecnici marittimi, tutti addestrati per affrontare le sfide legate al recupero in mare. Questi professionisti lavoreranno a stretto contatto con le autorità italiane, assicurandosi che tutte le procedure seguano rigorosi standard di sicurezza e protezione ambientale, come approvato dai competenti enti.
Il progetto di recupero non rappresenta solo una sfida tecnica, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza della sicurezza in mare e sulla necessità di innovare nelle tecniche di salvataggio e recupero. Infatti, le operazioni di recupero del Bayesian non sono solo un intervento per rimuovere un relitto, ma anche un momento per mettere in luce problematiche di gestione del rischio marittimo.
Nel corso delle prossime settimane, i progressi delle operazioni saranno monitorati con attenzione. Le autorità e i media si sono impegnati a fornire aggiornamenti regolari, garantendo trasparenza sulle fasi del recupero e sugli sviluppi legati alla sicurezza dei lavoratori e alla salute dell’ecosistema marino. La macchina organizzativa, ora in movimento, promette di affrontare questa sfida con determinazione e competenza, cercando di portare a termine un’operazione complessa e delicata.






