La Guardia Civil spagnola sta svolgendo indagini approfondite dopo il ritrovamento, nelle acque che circondano le Isole Baleari, di diversi corpi di migranti con mani e piedi legati. I fatti, riportati da fonti giornalistiche locali come il Diario de Mallorca, hanno sollevato nuove preoccupazioni riguardo ai viaggi pericolosi e alle violenze subite lungo la rotta migratoria dal Nord Africa verso la Spagna
Ritrovamenti inquietanti nel mare delle Baleari
Negli ultimi trenta giorni, sono stati rinvenuti almeno cinque cadaveri in condizioni simili, con evidenti segni di vincoli alle estremità, suggerendo che queste persone potrebbero essere state uccise durante le traversate. I corpi recuperati sono molto probabilmente di migranti, come indicato dalle autorità e dai media. La portavoce del governo regionale, Marga Prohens, ha definito la situazione “la parte più crudele di una crisi che denunciamo da tempo”, sottolineando il consolidamento della pericolosa rotta migratoria tra l’Algeria e le Baleari.
Aumento degli sbarchi e impatto sulle isole
Le autorità locali hanno segnalato un aumento significativo degli sbarchi nell’arcipelago, con oltre 140 persone arrivate solo nel recente fine settimana. Dall’inizio dell’anno, il numero totale di cadaveri trovati in mare ha raggiunto quota 31, un dato che riflette la crescente emergenza umanitaria e la necessità di interventi mirati.
La Guardia Civil – corpo di polizia a ordinamento militare con funzioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria – è impegnata nel coordinamento delle ricerche e nelle indagini per fare luce su questi episodi. Fondata nel 1844, la Guardia Civil è una delle principali forze di sicurezza spagnole e parte integrante della Forza di gendarmeria europea.
Il fenomeno migratorio e le tragedie correlate continuano a rappresentare una sfida critica per le autorità spagnole e per le comunità delle Baleari, che si trovano a gestire le conseguenze di una rotta sempre più utilizzata e pericolosa.