Il rapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, è stato arrestato giovedì a Milano per possesso illegale di arma da fuoco. Nell’albergo in cui si trovava la polizia ha trovato una pistola con matricola abrasa e un caricatore con nove cartucce. Nella sua abitazione di Calolziocorte, in provincia di Lecco, sono state scoperte altre due pistole nascoste in un mobile, tutte sequestrate dalle autorità. Il giovane, 24 anni, è indagato in un’inchiesta avviata a gennaio 2024, che riguarda un giro di spaccio di cocaina gestito da quattro uomini già in carcere. Le accuse nei suoi confronti comprendono detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
L’indagine e l’arresto cautelare
L’arresto in flagranza è avvenuto durante l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, decisa da un giudice su richiesta del pubblico ministero per prevenire il rischio di inquinamento delle prove o reiterazione del reato. Nell’inchiesta figura anche il rapper Simba La Rue, già condannato insieme a Baby Gang per una rissa avvenuta a luglio 2022, episodio che ha segnato in modo significativo il percorso giudiziario dei due artisti.
Gli inizi e la carriera musicale
Zaccaria Mouhib nasce a Lecco il 26 giugno 2001 in una famiglia economicamente svantaggiata. La sua infanzia è segnata da difficoltà e denunce: a 11 anni inizia a vivere esperienze di autonomia forzata, tra fughe da casa e affidamenti in comunità. La strada e i guai con la giustizia lo accompagnano fino all’adolescenza, quando il carcere diventa un impulso a cercare un percorso alternativo, indirizzandolo verso la musica.
Il primo singolo, Street, esce nel 2018 e viene girato nella stazione di Calolziocorte, mentre i successivi lavori, Educazione e Cella1 del 2019, consolidano le basi del suo stile. Dal 2020 collabora con la 167 Gang e con Simba La Rue in brani come Bimbi Soldato e Sacoche, ottenendo il supporto di artisti di rilievo come Sfera Ebbasta. Il 2021 è l’anno chiave: escono il primo EP e l’album Delinquente, segnando il vero salto nella scena musicale italiana.
La sparatoria di Milano e le condanne
Il 2 e 3 luglio 2022 Baby Gang e Simba La Rue erano stati protagonisti di una sparatoria a Milano, in via di Tocqueville angolo corso Como, zona della movida. Due senegalesi rimasero feriti e il tribunale di Milano condannò Baby Gang a 5 anni e 2 mesi e Simba La Rue a 6 anni e 4 mesi. Altri sei membri della loro “crew” ricevettero pene fino a 5 anni e 8 mesi per rapina, lesioni e rissa. Tra questi, Ndiaga Faye fu condannato per aver esploso uno dei colpi che hanno ferito i due stranieri.
Il ritorno in carcere per violazione degli arresti domiciliari
Dopo essere finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico a gennaio 2023, nel corso del 2024 Baby Gang era tornato in cella quando la terza Corte d’appello di Milano aveva rilevato presunte violazioni delle prescrizioni relative agli arresti domiciliari. L’accusa si era basata su dei post pubblicati sui social in cui il rapper appariva con pistole e braccialetto elettronico, mostrando contatti con numerosi soggetti.
Il legale di Baby Gang, Niccolò Vecchioni, aveva difeso l’artista sostenendo che i contenuti erano stati realizzati in sessioni di lavoro autorizzate dal manager e approvate dalla Corte d’appello, definendo il provvedimento “sintomo di schizofrenia giudiziaria” e annunciando ricorso al Tribunale del Riesame.






