Milano, 1 ottobre 2025 – È tornato agli arresti domiciliari Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang, il trapper di origini marocchine di 24 anni, recentemente scarcerato dopo un nuovo arresto a Milano per il possesso illegale di una pistola semiautomatica. La decisione è stata presa dalla gip di Milano, Fiammetta Modica, che ha sostituito la custodia cautelare in carcere con un regime di detenzione presso una comunità terapeutica, dove il giovane artista potrà seguire un percorso di disintossicazione da cannabis e alcol.
Il nuovo arresto e la misura dei domiciliari
Il trapper era stato fermato l’11 settembre scorso, quando i carabinieri hanno trovato una pistola con matricola abrasa nascosta in una camera d’albergo a Milano, dove si trovava dopo un concerto di Emis Killa. A casa sua, a Calolziocorte nel Lecchese, erano state inoltre sequestrate altre due armi. L’indagine, coordinata dalla Procura di Lecco, si inserisce in un contesto più ampio che aveva già portato all’arresto di altri soggetti collegati a una “faida tra trapper”.
La gip ha accolto l’istanza della difesa, rappresentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni, che ha sottolineato la volontà di Baby Gang di intraprendere un percorso terapeutico per superare la tossicodipendenza. La giudice ha ritenuto che non sussistano più esigenze cautelari così gravi da giustificare la permanenza in carcere, imponendo però al trapper il braccialetto elettronico e stringenti prescrizioni: niente telefoni né social, oltre a un accesso limitato ai soli familiari e alla compagna. Ogni violazione comporterà il ritorno in carcere.
Baby Gang, dalla gavetta al successo e le controversie
Nato a Lecco nel 2001, Zaccaria Mouhib è uno degli artisti più ascoltati della sua generazione, con quasi 3 milioni di follower e collaborazioni con rapper italiani e internazionali. Dopo anni di difficoltà personali, tra cui una giovinezza segnata da problemi familiari e la dispersione scolastica, ha iniziato la carriera musicale nel 2018, ottenendo rapidamente popolarità con brani che raccontano la sua esperienza di vita e di carcere.
Nonostante il successo, Baby Gang è stato spesso al centro di vicende giudiziarie, tra cui una sparatoria nel 2022 a Milano, per la quale è stato condannato a due anni e nove mesi in appello nel luglio 2024, e numerosi arresti legati al possesso di armi e violazioni delle misure restrittive. Nel corso del 2024 e 2025 ha pubblicato diversi album e singoli di successo, tra cui “L’angelo del male” e “Kriminal”, che ha raggiunto la vetta delle classifiche italiane.






