Olbia, 21 agosto 2025 – Proseguono all’istituto di medicina legale di Sassari gli esami autoptici sulla salma di Gianpaolo Demartis, il 57enne originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia, morto dopo essere stato fermato con il taser dai carabinieri. La morte, avvenuta sabato 16 agosto, è al centro di un’inchiesta della Procura di Tempio Pausania, guidata dal procuratore Gregorio Capasso, che ha iscritto nel registro degli indagati i due carabinieri intervenuti.
Indagini e autopsia per chiarire le cause del decesso di Demartis
La vittima, che si trovava in evidente stato di alterazione e stava aggredendo alcuni residenti del quartiere Santa Mariedda a Olbia, è deceduta nell’ambulanza durante il trasporto in ospedale. Secondo le prime informazioni, il decesso sarebbe avvenuto a causa di un arresto cardiaco. Gli esami autoptici, fissati per giovedì 21 agosto, dovranno accertare con precisione le cause della morte e valutare l’effetto delle scariche elettriche del taser sul corpo di Demartis, che soffriva di cardiopatia e assumeva farmaci salvavita.
I due carabinieri indagati sono il capo scorta, che ha riportato un ferimento al volto durante l’intervento, e il collega che ha utilizzato la pistola elettrica. La Procura di Tempio Pausania sta ricostruendo la dinamica dell’episodio, mentre il sindacato indipendente dei Carabinieri ha nominato un consulente medico-legale per assistere all’autopsia.
Le parole della difesa e il contesto della vicenda
L’avvocata Maria Paola Marro, che assiste i militari, ha dichiarato che i carabinieri hanno agito “nel totale rispetto delle procedure” e in maniera proporzionata per tutelare la loro incolumità e quella dei cittadini. L’uso del taser è stato motivato come alternativa alla pistola in una situazione di crescente violenza, in cui Demartis non rispondeva agli ordini e si mostrava incontenibile.
La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Marco Manca, ha espresso fiducia nel lavoro della magistratura e dei consulenti nominati. Il sindaco di Bultei, paese d’origine di Demartis, ha espresso sgomento per la vicenda, sottolineando il forte legame della vittima con la comunità.
L’inchiesta della Procura di Tempio Pausania, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, è destinata a fare piena luce sulle circostanze dell’intervento dei carabinieri e sulla morte di Gianpaolo Demartis.






