Milano, 3 novembre 2025 – Durante la seduta odierna del Consiglio comunale di Milano, alcuni attivisti pro-Palestina hanno interrotto temporaneamente i lavori con una protesta che ha attirato l’attenzione dei presenti e delle forze dell’ordine. Il clima in aula si è acceso quando i manifestanti si sono alzati in piedi, leggendo i nomi delle vittime nella Striscia di Gaza e mostrando bandiere palestinesi e cartelli, prima di essere allontanati dalla Polizia locale.
Protesta in Consiglio comunale: le ragioni degli attivisti

Arturo Pinotti, rappresentante di Bds (Boycott, Divestment and Sanctions) e tra gli organizzatori della protesta, ha spiegato il motivo dell’azione: “Vogliamo ricordare al Consiglio che è stato approvato un ordine del giorno che collega la rottura dei rapporti con Israele e la sospensione del gemellaggio con la città di Tel Aviv a una significativa rottura della tregua. Dal 10 ottobre, data di inizio della cosiddetta tregua, sono stati uccisi 236 palestinesi e molte case e strutture sono state distrutte. Noi non permetteremo che questa situazione venga dimenticata.”
La protesta ha quindi posto l’accento sulla situazione di conflitto in corso, evidenziando come, nonostante una tregua formale, la violenza e le vittime continuino a susseguirsi, alimentando tensioni anche a livello internazionale e nelle istituzioni locali.
Reazioni e contesto istituzionale
L’episodio di oggi si inserisce in un contesto politico e sociale complesso, dove il tema del gemellaggio tra Milano e Tel Aviv è oggetto di dibattito e contestazioni da parte di gruppi che sostengono la causa palestinese. Il Consiglio comunale, convocato regolarmente a Palazzo Marino, ha visto così l’intervento diretto dei manifestanti che hanno voluto portare a livello istituzionale la loro richiesta di sospendere o rivedere i legami con la città israeliana.
Le forze dell’ordine hanno garantito la sicurezza e la regolarità della seduta, procedendo all’allontanamento degli attivisti dopo la loro azione simbolica. Al momento non sono state rese note ulteriori dichiarazioni ufficiali da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala.
La protesta di oggi rappresenta un momento di forte mobilitazione civile a Milano, città che storicamente si è distinta per l’impegno sociale e politico su tematiche internazionali, e che continua a essere teatro di dibattiti accesi su questioni che coinvolgono la comunità globale.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, protesta propal in Consiglio comunale: "Stop al gemellaggio con Tel Aviv"






