Roma, 4 ottobre 2025 – È atterrato all’aeroporto di Istanbul l’aereo charter con a bordo gli attivisti della Global Sumud Flotilla, tra cui 26 italiani, espulsi da Israele. L’arrivo in Turchia è stato confermato dall’agenzia Anadolu: il velivolo è partito dall’aeroporto Ramon di Eilat, in Israele, ed è giunto a destinazione alle 15.50 ora locale (14.50 ora italiana). A bordo si trovavano complessivamente 137 persone provenienti da diversi Paesi, tra cui 36 cittadini turchi e 23 malesi.
Composizione della Flotilla e accoglienza a Istanbul
Il gruppo di attivisti comprendeva anche cittadini di Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Marocco, Kuwait, Libia, Mauritania, Svizzera, Tunisia e Giordania. All’arrivo all’aeroporto, gli attivisti sono stati accolti da funzionari turchi e da altre persone che hanno espresso solidarietà. La Global Sumud Flotilla, nota per le sue iniziative a favore della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, aveva cercato di rompere il blocco israeliano con una missione umanitaria.
Denunce di maltrattamenti e procedimenti legali
Il team legale internazionale della Global Sumud Flotilla ha denunciato diverse forme di maltrattamenti e aggressioni subite dagli attivisti durante la detenzione in Israele. Secondo gli avvocati di Adalah, alcuni partecipanti non hanno ricevuto cibo sufficiente, i loro farmaci sono stati trattenuti senza fornire alternative e l’accesso all’acqua potabile è stato negato o limitato a fonti considerate non sicure. Inoltre, è stata segnalata la mancanza di assistenza legale durante circa 200 udienze svoltesi in tempi ristretti e senza preavviso, compromettendo la presenza dei difensori.
Dal canto suo, il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di aver espulso altri 137 attivisti della flottiglia, definiti “provocatori”, e che il processo di espulsione è stato accelerato nonostante alcune resistenze da parte degli interessati. Gli attivisti espulsi sono stati diretti principalmente verso la Turchia, in linea con le precedenti espulsioni effettuate da Israele.






