Proseguono le indagini sull’attacco hacker subito dalla nave Fantastic della compagnia italiana Grandi Navi Veloci (GNV), quando è stato individuato un malware di tipo Remote Access Trojan (RAT) che avrebbe potuto compromettere i sistemi operativi del traghetto mentre si trovava attraccato nel porto francese di Sète.
Secondo marinaio fermato in Italia per l’attacco hacker alla nave GNV
La Procura di Genova ha disposto il fermo di un secondo marinaio, un cittadino lettone, ritenuto coinvolto nell’attacco hacker. L’uomo è stato fermato a bordo di una nave nel porto di Napoli. Il giudice per le indagini preliminari partenopeo ha convalidato il fermo, dichiarando però incompetenza territoriale e trasmettendo gli atti alla procura di Genova, che coordina le indagini. Il fermo è stato quindi trasformato in custodia cautelare.
Parallelamente, in Francia è stata avviata un’inchiesta per un presunto tentativo di attacco a un sistema automatizzato di elaborazione dati, con sospetti collegamenti a interessi di una potenza straniera, secondo quanto riportato dall’ufficio del procuratore di Parigi. Le autorità francesi, con il supporto di Eurojust e delle autorità lettoni, hanno effettuato perquisizioni urgenti in Lettonia e hanno incriminato il marinaio lettone, mentre un altro membro dell’equipaggio, di nazionalità bulgara, è stato rilasciato.
GNV: tentativo di intrusione neutralizzato senza conseguenze
La compagnia Grandi Navi Veloci ha fatto sapere, tramite una nota ufficiale, di aver individuato e neutralizzato il tentativo di intrusione informatica, che non ha avuto alcuna conseguenza sui sistemi aziendali, efficacemente protetti. La società ha denunciato immediatamente l’accaduto alle autorità competenti e ha collaborato attivamente con le forze dell’ordine durante le operazioni di polizia, garantendo riserbo e piena cooperazione, oltre a fornire assistenza e aggiornamenti costanti ai passeggeri presenti a bordo.
Il malware rilevato sul traghetto, dotato della capacità di controllare da remoto i sistemi operativi della nave, ha suscitato preoccupazioni legate a possibili interferenze esterne, con la Francia che valuta un possibile collegamento con la Russia. Tuttavia, l’avvocato del marinaio incriminato ha dichiarato che l’istruttoria potrà dimostrare che la vicenda non è così preoccupante come sembrava in un primo momento.
Grandi Navi Veloci, fondata nel 1992 e parte del gruppo Mediterranean Shipping Company, è una delle principali compagnie italiane di trasporto marittimo, con collegamenti in Sardegna, Sicilia, Marocco, Tunisia, Spagna e Francia, e ha sempre puntato sulla sicurezza e tutela dei propri sistemi informatici e della clientela.