Milano, 5 dicembre 2025 – La città meneghina si conferma laboratorio urbano anche nel recupero degli oggetti smarriti sui mezzi pubblici e negli spazi pubblici, trasformando il disordine della frenesia quotidiana in un’occasione di interesse e partecipazione. A Segrate, presso l’Istituto Vendite Giudiziarie della Sivag, si è appena conclusa una straordinaria asta che ha messo in vendita circa mille articoli dimenticati o abbandonati sui tram, autobus, metropolitane, taxi, ma anche per le strade di Milano.
L’asta degli oggetti smarriti: un inventario del ritmo urbano

Gli oggetti recuperati dall’Ufficio Oggetti Smarriti di via Friuli e dalla Polizia Locale sono stati esposti e offerti in vendita dal 3 al 5 dicembre: biciclette, monopattini, passeggini, trolley svuotati, caschi da cantiere e da moto, borse di marca come Gucci e Louis Vuitton, computer, macchine fotografiche, portafogli, skateboard, racchette da tennis, un tiralatte, e persino un paio di sci completi di attacchi. Tra gli articoli più curiosi, un casco da parrucchiera con bigodini e un orologio d’oro con base d’asta fissata a 750 euro.
L’evento ha attirato circa 300 persone tra stockisti, collezionisti, rivenditori e semplici curiosi, tutti coinvolti in rilanci rapidissimi e battute d’asta serrate, con un tempo medio di un minuto per ogni lotto. Le offerte partivano da basi di pochi euro, spesso da 2 a 10, rendendo accessibili oggetti di grande varietà e provenienza.
Giulio Camozzi, direttore della Sivag e banditore dell’asta, ha sottolineato l’importanza di un evento che consente ai cittadini di vedere direttamente cosa viene recuperato e messo in vendita, sottolineando che tutto ciò che non viene reclamato entro un anno dall’arrivo all’ufficio oggetti smarriti, viene destinato all’asta. “Milano corre, il resto perde pezzi” è stata una delle frasi più emblematiche per descrivere questa sintesi tra la velocità della vita cittadina e la quantità di oggetti dimenticati.
Tra fretta e distrazione, una finestra sulla vita cittadina
L’asta rappresenta un vero e proprio spaccato della società milanese e del suo ritmo incalzante: oggetti personali dimenticati tra un cambio di mezzo e l’altro, oppure lasciati per distrazione su panchine, nei bar o negli spazi pubblici. Da un lato, la città appare come una metropoli dinamica e in costante movimento; dall’altro, emerge l’aspetto umano della distrazione, della dimenticanza e talvolta della perdita involontaria.
L’iniziativa è anche un modo per restituire valore a ciò che altrimenti resterebbe inutilizzato e abbandonato, trasformando il materiale accumulato in un’occasione di recupero e riciclo. La vendita ha avuto un ritmo serrato, con rilanci veloci che hanno animato la sala dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Segrate, confermando la partecipazione attiva di un pubblico variegato e attento.
L’asta degli oggetti smarriti è un appuntamento che, oltre a rappresentare una curiosa iniziativa commerciale, si propone come una testimonianza tangibile delle abitudini e del carattere di Milano, città metropolitana che ogni giorno lascia dietro di sé tracce di vita, memorie e piccoli segreti dimenticati.



