Un episodio di violenza ha tragicamente colpito il mondo della pallacanestro italiana. A seguito di un assalto al pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket, la partita di Serie A2 tra Rieti e Pistoia ha avuto conseguenze drammatiche: è morto l’autista del bus, colpito al volto da un sasso durante l’aggressione.
L’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia da parte dei tifosi del Rieti
L’episodio è avvenuto domenica sera, sulla superstrada Rieti-Terni, nei pressi di Contigliano, poco fuori Rieti. Il pullman con a bordo 45 tifosi del Pistoia è stato preso di mira da un fitto lancio di pietre, presumibilmente da parte di ultrà reatini non ancora identificati. Tra i due autisti presenti sul mezzo, Raffaele Marianella, 65 anni, di origini romane ma residente a Firenze, è stato colpito in pieno volto da uno dei sassi, sfondando il parabrezza accanto al conducente. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, le condizioni di Marianella sono apparse subito gravissime ed è deceduto poco dopo.
Marianella lavorava da pochi mesi per la Jimmy Travel di Firenze ed era vicino alla pensione. La figlia Federica ha affidato a Instagram il suo dolore scrivendo: “Ti terrò sempre nel mio cuore”. I colleghi e i vicini ricordano un uomo allegro, disponibile e professionale, una figura amata nella comunità.
Decisione della Federbasket: partite a porte chiuse
In risposta alla gravità dell’accaduto, la Federbasket, guidata dal presidente Gianni Petrucci, ha aperto un fascicolo di indagine tramite la procura federale. È stato richiesto al Tribunale federale di adottare con urgenza un provvedimento cautelare che impone di giocare le gare casalinghe della RSR Sebastiani Rieti a porte chiuse fino al termine delle indagini.
Il consiglio federale ha inoltre annullato l’amichevole prevista tra la nazionale italiana, in raduno a Roma, e la Sebastiani Rieti. Petrucci ha disposto un minuto di silenzio e lutto al braccio in tutte le gare della settimana, sottolineando che chi ha compiuto l’assalto non sono tifosi ma delinquenti. Al consiglio ha partecipato il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, che ha espresso pieno sostegno alle iniziative della Federazione per impedire che logiche criminali entrino nello sport.
Il commissario tecnico della nazionale, Luca Banchi, ha ribadito l’importanza di difendere il lavoro degli atleti e dei tifosi corretti, mantenendo il raduno nonostante il lutto per rispetto verso la squadra azzurra.






