Roma, 1 ottobre 2025 – È atterrato alle 20.46 all’aeroporto militare di Ciampino uno dei due voli speciali organizzati dalla Guardia di Finanza, provenienti da Amman, con a bordo complessivamente 70 cittadini palestinesi diretti in Italia. Tra loro, 38 persone sono giunte a Roma, tra cui 18 studenti e ricercatori palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, accolti grazie a programmi di borse di studio presso università italiane, e un gruppo di 20 palestinesi per ricongiungimento familiare con parenti già residenti in Italia. Intanto, l’altro volo atterrerà a Milano Linate.
Il ruolo del Governo Italiano e delle Università

Ad accogliere il gruppo a Ciampino, in rappresentanza del Governo italiano, erano presenti il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, quest’ultima impegnata in Giordania per accompagnare personalmente gli studenti nel viaggio verso l’Italia.
Il progetto di accoglienza rientra nell’avvio dei cosiddetti “corridoi universitari“, un’iniziativa che permette ai giovani palestinesi assegnatari di borse di studio presso atenei italiani di lasciare la Striscia di Gaza, duramente colpita dal conflitto, per proseguire i loro studi in condizioni di sicurezza. Finora, sono oltre 150 le borse di studio assegnate a studenti palestinesi di Gaza.
Gli aerei impiegati per il trasporto sono stati allestiti con il contributo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), della Protezione Civile e del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, a testimonianza di una collaborazione istituzionale ampia e coordinata.
I primi visiting professor da Gaza alla Sapienza
Oltre agli studenti, a Ciampino sono arrivati anche i primi due docenti palestinesi che svolgeranno attività come Visiting Professor presso l’Università La Sapienza di Roma. Questa iniziativa rientra nel “Bando di Ateneo di Solidarietà per la ricerca e la didattica”, approvato nel maggio scorso dagli organi collegiali dell’ateneo romano, che ha stanziato quasi 200mila euro per favorire la mobilità di studiosi provenienti da Paesi in situazioni di criticità economica o sociale.
La rettrice Antonella Polimeni ha sottolineato come l’Università ospiterà i due studiosi, sottraendoli al devastante conflitto che interessa la Striscia di Gaza. I docenti saranno accolti presso le residenze universitarie e svolgeranno le loro attività rispettivamente nei dipartimenti di Sanità pubblica e malattie infettive e di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione, supportati da un gruppo di ricerca interdisciplinare con studiosi provenienti da altri dipartimenti.
Questa è la prima volta che La Sapienza istituisce un bando di mobilità dedicato a studiosi provenienti da Paesi in situazioni di emergenza, riservando una quota significativa delle risorse ai docenti palestinesi, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di ricerca e didattica in un contesto di crisi.
Il Ministro Bernini, impegnata in prima persona nel progetto, sottolinea l’importanza di queste iniziative come contributo concreto dell’Italia a favore della popolazione di Gaza, promuovendo anche il ruolo della comunità accademica internazionale nel garantire protezione e futuro ai giovani e ai ricercatori provenienti da aree di conflitto.






