Milano, 13 settembre 2025 – La giudice per le indagini preliminari Fiammetta Modica ha confermato la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang, rapper italiano di origine marocchina, fermato dai carabinieri a Milano. L’artista è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica con caricatore e nove proiettili nascosta in un mobile della cucina di una stanza d’albergo. La misura restrittiva è stata disposta su richiesta della pm Maura Ripamonti e il rapper resta detenuto nel carcere di San Vittore.
La difesa di Baby Gang: motivazioni e dichiarazioni
Durante l’udienza, la difesa, rappresentata dall’avvocato Nicolò Vecchioni, ha riportato la versione del rapper in merito alla detenzione dell’arma. Baby Gang ha spiegato di averla tenuta per tutelarsi personalmente dopo un episodio di furto subito a giugno a Sesto San Giovanni, in cui sono stati portati via diversi monili di valore dalla sua abitazione. Il rapper ha sottolineato che indossa abitualmente una collana dal valore superiore ai 200 mila euro e che la pistola serviva a proteggerlo da ulteriori aggressioni o rapine.
Valutazione della gip e rischi di reiterazione
Tuttavia, le spiegazioni non hanno convinto la gip Modica, che ha evidenziato come Zaccaria Mouhib sia un sorvegliato speciale con una lunga serie di precedenti penali, in particolare per detenzione e uso di armi da fuoco e reati contro la persona. La giudice ha sottolineato la “assoluta indifferenza” del rapper nei confronti delle disposizioni giudiziarie e ha ravvisato un “elevatissimo rischio di reiterazione criminale”. Alla luce di ciò, la custodia in carcere è stata ritenuta l’unica misura adeguata.






