Napoli, 9 settembre 2025 – Nel corso di un articolato blitz coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono stato arrestati tra gli altri Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia, finito ai domiciliari, e Nicola Ferraro, ex consigliere regionale e imprenditore dei rifiuti con un passato segnato da una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, ora in carcere. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito 17 misure cautelari tra arresti in carcere, domiciliari e divieti di dimora, coinvolgendo esponenti politici e imprenditori legati a un sistema di appalti pubblici truccati in diversi Comuni e Aziende Sanitarie Locali della Campania.
Nel frattempo Forza Italia sospende Giuseppe Guida, segretario provinciale di Caserta, in attesa che possa dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. La decisione è stata presa dal responsabile nazionale dell’organizzazione, Francesco Battistoni, che ha inoltre nominato la dottoressa Amelia Forte commissario provinciale di Forza Italia a Caserta.
Le accuse e l’indagine della Dda
Le accuse contestate agli indagati sono pesanti e comprendono corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio. Le indagini condotte dai carabinieri, sotto la direzione dei pm antimafia Vincenzo Ranieri e Maurizio Giordano, hanno fatto emergere un sistema illecito di gestione degli appalti pubblici, in particolare nel settore della raccolta rifiuti e della sanificazione di strutture pubbliche.
L’ex consigliere regionale Nicola Ferraro, già condannato a sette anni di carcere per concorso esterno nel clan dei Casalesi (fazione Schiavone-Bidognetti), avrebbe ripreso la sua attività criminale dopo la scarcerazione, non operando direttamente con proprie aziende ma gestendo un cartello di imprese riconducibili alla sua influenza. Le ditte coinvolte si spartivano appalti pubblici e, in cambio, versavano a Ferraro percentuali sugli importi ottenuti, generando così una rendita illecita.
Il ruolo del sindaco di Arienzo Guida e le altre misure cautelari
Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e figura di rilievo in Forza Italia a livello provinciale, è stato arrestato e posto ai domiciliari. Le indagini lo accusano di aver favorito nel 2019 l’affidamento di un appalto per la raccolta dei rifiuti al Comune di Arienzo in cambio di sostegno elettorale. Tra gli altri indagati figurano anche l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti, per il quale la Procura aveva chiesto il divieto di dimora, non concesso dal Gip, e l’ex consigliere regionale Luigi Bosco, attuale coordinatore regionale di Azione, per il quale la richiesta di misura cautelare è stata rigettata.
L’inchiesta ha fatto emergere inoltre la presenza di un “cartello di imprese” che, attraverso una rotazione programmata e subappalti fittizi, si assicurava l’aggiudicazione degli appalti pubblici, con la complicità di funzionari e amministratori locali. Nel corso dell’attività investigativa, a fine 2023, è stato sequestrato circa due milioni di euro in contanti presso l’abitazione di un imprenditore legato al sistema, somma ritenuta provento delle attività illecite.
La sospensione di Giuseppe Guida e la nomina di Amelia Forte
La sospensione di Giuseppe Guida è stata comunicata attraverso fonti ufficiali di Forza Italia ed è legata a un’indagine ancora in corso. Francesco Battistoni, deputato e responsabile nazionale del settore organizzazione di Forza Italia, ha deciso di intervenire prontamente per tutelare l’immagine del partito e garantire una gestione trasparente e responsabile sul territorio casertano. Nel frattempo, la dottoressa Amelia Forte assume il ruolo di commissario provinciale per assicurare continuità e stabilità nell’organizzazione locale del partito.






