Berlino, 21 agosto 2025 – Un cittadino ucraino di 49 anni, ricercato dalle autorità tedesche per il presunto coinvolgimento nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, è stato arrestato nella notte in provincia di Rimini. L’uomo, in vacanza in Italia con la famiglia, è stato individuato dai carabinieri di San Clemente e condotto in carcere, a disposizione della Corte di Appello di Bologna per l’esecuzione del mandato di arresto europeo.
A rendere noto l’arresto è stata la Procura federale di Karlsruhe, che ha emesso un mandato di arresto europeo il 18 agosto 2025.
Dettagli sull’arresto e le accuse
Secondo quanto emerso, l’uomo identificato sarebbe stato rintracciato grazie a un controllo di routine e non avrebbe opposto resistenza alle forze dell’ordine. Le accuse a suo carico lo collocano a bordo dello yacht utilizzato per trasportare gli esplosivi impiegati nell’operazione. A renderlo noto è stata la Procura federale tedesca, che ha confermato come il fermato, identificato come Serhii K., sia ritenuto uno dei coordinatori del sabotaggio avvenuto nel settembre 2022. Il mandato di arresto europeo era stato emesso il 18 agosto 2025 dal giudice istruttore della Corte federale di giustizia.
Per il trasporto del materiale, il gruppo avrebbe utilizzato una barca a vela salpata da Rostock, noleggiata da una società tedesca tramite intermediari e con documenti d’identità falsi. Una volta estradato in Germania, Serhii K. comparirà davanti al giudice istruttore della Corte federale di giustizia per rispondere delle accuse di esplosione dolosa, sabotaggio anticostituzionale e distruzione di beni.
Contesto e indagini sul sabotaggio Nord Stream
Le esplosioni del 26 settembre 2022 causarono gravi danni alle condutture sottomarine di Nord Stream, che trasportano gas dalla Russia alla Germania, provocando perdite di metano in acque territoriali svedesi e danesi.
Le indagini internazionali, condotte in particolare da Germania, Svezia e Danimarca, sono ancora aperte e di natura complessa. Nel giugno 2024 la Germania aveva già emesso un mandato di arresto per un cittadino ucraino sospettato di aver preso parte all’operazione, e ora l’arresto di Serhii K. rappresenta un significativo sviluppo.
Secondo le ricostruzioni, un team con esperienza subacquea avrebbe noleggiato lo yacht Andromeda per raggiungere i gasdotti e posizionare le cariche esplosive. L’operazione avrebbe coinvolto ex militari e professionisti con competenze in immersioni e sabotaggi. Le motivazioni e l’eventuale coinvolgimento di governi o agenzie rimangono ancora al centro delle indagini.
Dopo l’arresto in Italia, Serhii K. sarà trasferito in Germania per comparire davanti al giudice istruttore della Corte federale di giustizia di Karlsruhe. Le autorità tedesche mantengono riserbo sulle indagini per non compromettere il procedimento.
L’arresto è stato reso possibile da un sistema di alert
Il suo arresto in Italia è stato reso possibile grazie al sistema “alert alloggiati”, che ha permesso di segnalarne la presenza in una struttura ricettiva della provincia di Rimini. Dopo essere stato monitorato e seguito con discrezione per verificarne l’identità, i militari sono intervenuti durante la notte per procedere al fermo.






