Milano, 7 settembre 2025 – È stato un omaggio intenso e partecipato quello tributato a Giorgio Armani, il leggendario stilista scomparso lo scorso giovedì 4 settembre all’età di 91 anni. La città meneghina ha accolto migliaia di persone per l’ultimo saluto al “Re della Moda”, attraverso la suggestiva camera ardente allestita all’Armani/Teatro di via Bergognone 59.
Un flusso incessante di affetto: oltre 16 mila persone per Giorgio Armani

Sabato 6 settembre, fin dalle prime ore del mattino, le porte della camera ardente si sono aperte per accogliere amici, colleghi e ammiratori. Il primo a rendere omaggio è stato John Elkann, seguito da personalità come Donatella Versace e Antonia Dell’Atte, insieme a numerosi dipendenti dell’azienda che hanno voluto salutare con una rosa bianca “il Signor Armani”. Solo nella prima giornata, circa 7.000 persone si sono messe in fila per portare un pensiero, immerse in un’atmosfera di raccoglimento scandita dalle note di Ludovico Einaudi e da un percorso illuminato da lanterne e fiori bianchi.
Domenica 7 settembre, la partecipazione è stata altrettanto massiccia, con altre 10.000 persone che hanno voluto rendere omaggio allo stilista milanese. In totale, sono state circa 16.000 le presenze registrate nei due giorni di apertura della camera ardente, che si è ufficialmente chiusa alle 18 di domenica.
Tra i tanti, anche volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport hanno ricordato Armani con affetto e ammirazione. L’ex premier Mario Monti ha sottolineato come “di lui rimarrà tutto”, mentre la campionessa Federica Pellegrini ha parlato delle rose bianche che lo stilista le inviava prima e dopo le gare, simbolo di un legame profondo e sincero. L’attrice Isabella Ferrari ha ricordato come Armani abbia inciso profondamente sulla figura della donna moderna, mentre Naomi Campbell ha definito lo stilista un “vero visionario, un perfezionista nel vero senso della parola”.
Il ritorno alle origini: i funerali a Rivalta, nel Piacentino
Domani, 8 settembre, si terranno i funerali in forma strettamente privata nella chiesa quattrocentesca di San Martino a Rivalta, piccolo borgo fortificato del comune di Gazzola, sulle colline della Valtrebbia, a circa 16 chilometri da Piacenza, città natale dello stilista. Qui Armani tornerà a riposare nel cimitero dove sono sepolti la madre Maria Raimondi, il padre Ugo e il fratello Sergio, in un luogo carico di ricordi personali e familiari.
Il borgo, noto per il suo castello di origini millenarie e per essere meta di nobili famiglie europee, sarà “blindato” per garantire la riservatezza della cerimonia, come annunciato dall’Associazione Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli. Rivalta rappresenta un legame profondo per Armani, che amava frequentare l’Antica Locanda del Falco, ristorante dove fino a pochi mesi fa gustava i “tortelli con la coda”, piatto tipico piacentino preparato secondo la ricetta della madre.
La giornata di lutto sarà accompagnata dalla chiusura dei negozi Armani e da un clima di profondo rispetto per la figura di un uomo che ha segnato la storia della moda italiana e internazionale.
Fonte: Nicoletta Totaro - Armani, chiusa la camera ardente: oltre 16 mila per l'addio al Re della Moda






