Il consiglio comunale di Anzio ha approvato la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini con 16 voti favorevoli e 5 contrari. Il sindaco Aurelio Lo Fazio ha definito l’atto “dovuto” in memoria delle vittime del nazifascismo, celebrando il ritorno alla democrazia
La recente decisione del consiglio comunale di Anzio di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini segna un importante passo verso una maggiore consapevolezza storica e sociale. Questa scelta, approvata con 16 voti favorevoli e 5 contrari, annulla un atto risalente al 1924, conferito da un commissario prefettizio. La proposta di revoca è stata sostenuta dai gruppi consiliari del Partito Democratico, #unaltracittà, Movimento 5 Stelle e Apa, evidenziando un cambiamento significativo nel modo in cui le comunità italiane si rapportano con il proprio passato.
Un dovere per la città
Il sindaco Aurelio Lo Fazio ha descritto l’atto di revoca come “un dovere” per Anzio, una città che ha vissuto gravi sofferenze durante la Seconda guerra mondiale. Il regime fascista, guidato da Mussolini, ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, e il sindaco ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime del nazifascismo. “Anzio è una città della pace e medaglia d’oro al merito civile”, ha dichiarato, evidenziando il valore della memoria e della riconciliazione. “Oggi rendiamo omaggio a chi ha sofferto e ha pagato un prezzo altissimo a causa di un regime oppressivo”, ha aggiunto.
Riflessione critica sulla storia
La revoca della cittadinanza onoraria si inserisce in un processo più ampio di riflessione critica sulla storia italiana e sul periodo fascista. Sempre più città e comuni stanno rivedendo i propri legami con figure storiche controverse, e questa decisione è stata accolta con favore da molti cittadini e attivisti. Tuttavia, i contrari temono che possa rappresentare una forma di revisionismo storico, evidenziando le tensioni esistenti nel dibattito pubblico.
Un invito alla memoria
Il sindaco Lo Fazio ha anche annunciato l’intenzione di invitare Edith Bruck, una sopravvissuta all’Olocausto, per informarla della revoca della cittadinanza. “Vogliamo rinnovare il nostro invito, perché qui è ben accetta”, ha affermato, sottolineando l’importanza della memoria storica. Questo gesto simbolico coincide con le celebrazioni per la Festa della Repubblica, prevista per il 2 giugno, un momento significativo per riflettere sui valori democratici e sui diritti civili conquistati dopo la caduta del fascismo.
La questione della memoria storica è oggi più attuale che mai, e il consiglio comunale di Anzio ha scelto di fare la sua parte, ponendo fine a un legame che per molti rappresentava un simbolo di oppressione e violenza. La decisione di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini rappresenta non solo un atto simbolico, ma anche un passo verso una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva.