Roma, 28 giugno 2025 – Un terremoto di magnitudo 6.4 è stato registrato al largo dell’Antartide il 27 giugno alle ore 10:32 italiane (06:32 ora locale), con un ipocentro situato a soli 9 km di profondità. La notizia è stata confermata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che monitora costantemente l’attività sismica globale. Questo evento sismico si inserisce nel quadro dei terremoti significativi del XXI secolo, sebbene non si registrino danni immediati vista la remota ubicazione nel mare antartico.
Dettagli del sisma e contesto sismico globale
L’Antartide è conosciuta per essere il continente più freddo e isolato della Terra, caratterizzato da una superficie quasi interamente coperta dalla calotta glaciale, con uno spessore medio di circa 2.000 metri. La sua posizione geografica lo rende un territorio poco abitato, con una popolazione stabile di circa 1.000 persone e fino a 4.000 durante l’estate australe, distribuite principalmente nelle stazioni di ricerca come la Stazione Mario Zucchelli e la base italo-francese Concordia, situate rispettivamente sulla costa e sul plateau antartico a oltre 3.200 metri di altitudine.
Il sisma di magnitudo 6.4 rappresenta un evento rilevante, anche se non tra i più distruttivi registrati nel XXI secolo. Per fare un confronto, tra i terremoti più devastanti di questo secolo figurano quelli di magnitudo superiore a 7 avvenuti in zone densamente popolate come il terremoto del 2008 nella provincia di Sichuan (Cina) o quello del 2004 nell’Oceano Indiano, che ha provocato oltre 230.000 vittime.
Il monitoraggio scientifico in Antartide
Le attività di ricerca in Antartide sono coordinate dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che supporta la presenza scientifica italiana nel continente e gestisce infrastrutture come le stazioni di ricerca e la nave rompighiaccio Laura Bassi. Il PNRA continua il reclutamento per la XXII campagna invernale presso la stazione Concordia, prevista da novembre 2025 a novembre 2026, per garantire lo studio approfondito delle dinamiche climatiche e geologiche dell’Antartide, fondamentali per comprendere i cambiamenti climatici globali.
Inoltre, nel febbraio 2025 è stata presentata la mappa più dettagliata del continente antartico, Bedmap3, frutto di anni di studi geofisici, che permette un’analisi più precisa delle caratteristiche geologiche e glaciologiche della regione.






