Andria, 20 settembre 2025 – Nel centro di Andria, nella tarda serata del 19 settembre, si è verificato un tragico incidente stradale che ha causato la morte di un giovane rider di 18 anni. Il ragazzo, identificato come Nicola Casucci, è stato travolto da un’automobile all’incrocio tra viale Virgilio e via Ospedaletto. La conducente, una donna di 28 anni, è rimasta illesa ma sotto choc.
Incidente mortale per un rider in centro ad Andria
L’impatto è avvenuto intorno alle 23.30, quando la bicicletta del rider Nicola Casucci si è scontrata con l’auto guidata dalla donna. Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenute due ambulanze. I soccorritori hanno tentato a lungo di stabilizzare il giovane, ma le ferite riportate erano troppo gravi. Trasportato d’urgenza all’ospedale “Bonomo” di Andria, il rider è deceduto poco dopo il ricovero.
Le forze dell’ordine, compresi carabinieri e polizia locale, hanno effettuato i rilievi per ricostruire con precisione la dinamica dello scontro. La conducente è stata sottoposta a esami tossicologici, risultati negativi sia per alcol che per sostanze stupefacenti.
Un ragazzo tra studio e lavoro: il ricordo del liceo Carafa
Nicola Casucci, oltre a lavorare come rider da appena due settimane per un servizio di consegna a domicilio di una pizzeria locale, era anche uno studente del liceo Carafa. La comunità scolastica ha espresso profondo cordoglio per la sua morte prematura. La dirigente scolastica Palma Pellegrini ha affidato ai social un messaggio di vicinanza: “La scomparsa di Nicola ci ha profondamente colpiti e lasciati attoniti. Siamo vicini alla famiglia con il pensiero e con il cuore. Il ricordo di Nicola rimarrà sempre vivo nella nostra comunità e nei suoi compagni“.
Il giovane aveva progetti ambiziosi, tra cui il desiderio di proseguire gli studi con un master, un sogno interrotto tragicamente sul più bello. La sua morte riapre il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori in bicicletta e sulle condizioni dei rider impegnati nel settore delle consegne a domicilio.
Il ruolo dei rider e le condizioni di lavoro
La tragedia di Nicola Casucci riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza dei rider, lavoratori che svolgono consegne a domicilio, spesso utilizzando biciclette o motocicli, principalmente per piattaforme digitali come Deliveroo, Glovo e Just Eat. Questi giovani, che si muovono nel traffico urbano anche in orari notturni, sono spesso esposti a rischi elevati.
In Italia, il lavoro dei ciclofattorini è caratterizzato da una forte flessibilità, ma anche da una certa precarietà e insicurezza economica. Nonostante siano lavoratori autonomi, la legislazione del 2019 ha introdotto tutele maggiori, riconoscendo diritti riguardanti la sicurezza sul lavoro e la retribuzione. Recentemente, le piattaforme hanno adottato modelli come il “Free Login”, che consente ai rider di scegliere liberamente quando lavorare, eliminando sistemi di valutazione basati su performance.
L’incidente di Andria richiama l’urgenza di ulteriori misure di sicurezza e di un maggiore supporto normativo per questa categoria lavorativa, che negli ultimi anni è diventata essenziale, soprattutto durante la pandemia, per garantire la fornitura di beni e alimenti a domicilio.





