Roma, 19 agosto 2025 – Nel giorno dell’addio a Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto all’età di 89 anni, emergono i ricordi e le testimonianze di chi ha condiviso con lui momenti importanti della carriera televisiva e della vita personale. Tra questi spicca l’intervento di Ambra Angiolini, che ha voluto esprimere il suo profondo legame con il “re della tv” all’uscita della camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie di Roma.
Ambra Angiolini ricorda Baudo: “Il re della televisione, con lui ho ritrovato me stessa”
Ambra Angiolini ha definito Pippo Baudo “il re della televisione” e qualcosa di più, sottolineando il ruolo fondamentale che il conduttore ha avuto nella sua vita artistica e personale. “Il Dopofestival con lui è stato un modo per ritornare ed essere consapevole di me stessa, accorgermi che ero stata e che potevo tornare a essere”, ha dichiarato l’attrice, ricordando con emozione la vicinanza umana di Baudo.
“La memoria che mi resta di Baudo è di come si può fare questo mestiere – ha aggiunto Ambra – lui è stato uno dei primi a preoccuparsi davvero di come stavo prima di parlare di lavoro. Mi porto dietro la sua mano sulla spalla, è un regalo bellissimo che mi ha fatto”, ha concluso, evidenziando l’aspetto umano e premuroso del conduttore, spesso nascosto dietro il volto pubblico del grande showman.
Pippo Baudo, una leggenda della televisione italiana
Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, è stato uno dei volti più rappresentativi della televisione italiana. Con una carriera che ha attraversato oltre 60 anni, Baudo è stato conduttore, autore televisivo e radiofonico, legando il suo nome a programmi iconici come Settevoci, Canzonissima, Domenica In, Fantastico e soprattutto al Festival di Sanremo, che ha condotto per tredici edizioni, risultando uno dei direttori artistici più longevi e influenti nella storia della manifestazione.
La sua capacità di coniugare spettacolo, intrattenimento e approfondimento, unita a un fiuto straordinario per i talenti emergenti – da Laura Pausini a Lorella Cuccarini, da Eros Ramazzotti a Andrea Bocelli –, ha fatto di lui un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale italiano. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto riconoscere la sua grandezza parlando di professionalità, garbo e capacità di interpretare i gusti e le aspettative del pubblico italiano.
Baudo è stato anche un uomo di cultura e impegno civile: ricordato per aver denunciato la mafia e per aver portato temi di rilievo sociale nei suoi programmi. La sua lunga carriera ha attraversato momenti di grande successo, ma anche episodi controversi, come l’attentato dinamitardo alla sua abitazione in Sicilia nel 1991.
La camera ardente allestita a Roma ha visto la partecipazione di colleghi, amici e appassionati, mentre i funerali sono stati programmati nel suo paese natale, Militello in Val di Catania, dove Pippo Baudo tornerà per l’ultimo saluto. Ambra Angiolini, con le sue parole, ha offerto un ritratto intimo e personale di un uomo che è stato molto più di un conduttore, un vero maestro e una guida per intere generazioni di artisti e spettatori.





