Roma, 23 agosto 2025 – Nel nono anniversario del devastante terremoto che nel 2016 colpì Amatrice e le zone limitrofe, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) fa il bilancio del proprio impegno a tutela della legalità nella ricostruzione post sisma. Il presidente Giuseppe Busia sottolinea come l’azione preventiva dell’Autorità abbia contribuito in modo decisivo a evitare infiltrazioni criminali e a garantire trasparenza negli appalti per gli interventi pubblici.
Controllo preventivo e trasparenza negli appalti post sisma
L’ANAC ha effettuato una verifica preventiva su un totale di 1.147 procedure di affidamento per un valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro, pari a circa il 42,2% degli investimenti complessivi di 4,6 miliardi di euro stanziati dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione. Sono stati emessi 4.054 pareri, con una media di 3,5 pareri per ogni procedura, a conferma di un’attività intensa e approfondita. Dal 2021 a oggi, il controllo ha riguardato 706 procedure, pari al 61% del totale, con 2.844 pareri espressi.
“L’azione di supporto dell’ANAC costituisce sempre di più un efficace presidio di legalità e trasparenza,” ha dichiarato Busia, evidenziando come questa attività abbia contribuito alla qualità degli atti amministrativi e abbia impedito, per quanto è noto, fenomeni di corruzione e contenziosi.
Un dato significativo è l’assenza pressoché totale di contenziosi: dal 2021 a oggi si registra un solo caso, che peraltro non ha comportato l’impugnazione di alcun parere rilasciato dall’Autorità.
L’ANAC e il rafforzamento delle garanzie contro le infiltrazioni criminali
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha affiancato il Commissario Straordinario nella gestione delle gare e degli appalti, adottando misure specifiche per prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa, in particolare di organizzazioni come la ‘ndrangheta, storicamente attiva nel condizionamento di appalti pubblici e nella gestione di fondi pubblici.
Le procedure di gara sono state sottoposte a un’attenta verifica preventiva, che ha permesso di ridurre le possibilità di contenzioso e di accelerare i tempi di completamento degli interventi. Il lavoro dell’ANAC ha riguardato aspetti fondamentali come la verifica dei conflitti di interesse, l’adozione di best practices quali rotazione degli affidamenti, libera concorrenza, non discriminazione e trasparenza, oltre all’indicazione di procedure semplificate per accelerare le assegnazioni e garantire la regolarità fiscale degli operatori economici.
Tra gli interventi più rilevanti recentemente vigilati dall’Autorità si segnalano i lavori di riparazione e adeguamento sismico della Prefettura di Teramo (circa 7,5 milioni di euro), l’accordo quadro per servizi tecnici complementari al ripristino del centro storico di Accumoli (15 milioni), la realizzazione della palazzina funzionale alle emergenze sanitarie di Fabriano (17 milioni) e l’adeguamento sismico della Caserma dei Carabinieri di Norcia (5,8 milioni).
I progressi della ricostruzione e gli investimenti in corso
Il 2025 si conferma un anno cruciale per la ricostruzione post sisma, con l’apertura di oltre 1.200 cantieri pubblici, corrispondenti a un terzo del totale previsto, e significativi avanzamenti negli interventi già avviati o conclusi.
Sul fronte degli investimenti, spiccano in Abruzzo i lavori di completamento della scuola A. Gasbarrini a Civitella del Tronto e la realizzazione delle reti dei sotto-servizi a Campotosto; nel Lazio, gli interventi sulla Chiesa di Santa Maria del Suffragio e sui sotto-servizi nel centro storico di Amatrice; nelle Marche, il nuovo polo scolastico di Tolentino e la riqualificazione di edifici universitari a Macerata; in Umbria, la ricostruzione del centro di Castelluccio di Norcia e la ristrutturazione dell’Ospedale di Norcia.
Il Commissario Straordinario Guido Castelli ha sottolineato l’importanza di continuare a garantire risorse e tempestività nell’esecuzione delle opere, in particolare per scuole, strutture pubbliche e infrastrutture strategiche.
L’ANAC, con la presidenza Busia, rimane un attore chiave nel presidio della legalità e della trasparenza, assicurando che la ricostruzione sia non solo rapida ed efficiente ma anche immune da infiltrazioni criminali, in un contesto dove la presenza di organizzazioni mafiose come la ‘ndrangheta rappresenta una minaccia concreta e costante.






