Agrigento, 4 ottobre 2025 – Al liceo scientifico “Leonardo” di Agrigento si accende una nuova polemica in seguito alla decisione della preside Patrizia Pilato di sanzionare gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione per Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla, manifestazione tenutasi venerdì 3 ottobre in concomitanza con lo sciopero generale. Gli studenti, che hanno disertato le lezioni, si sono visti recapitare un provvedimento disciplinare che prevede il rientro a scuola solo se accompagnati da un genitore. La misura ha scatenato un acceso dibattito, con la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) di Agrigento che definisce la sanzione “una grave violazione del diritto costituzionale di sciopero e di partecipazione democratica”.
Agrigento, la circolare della dirigente e la reazione della CGIL
Nel giorno della manifestazione, i genitori degli studenti hanno ricevuto una notifica dall’app della scuola contenente una circolare firmata dalla dirigente scolastica Patrizia Pilato, che ha denunciato “un’assenza ingiustificata di massa” da parte degli studenti appartenenti a 25 classi. La dirigente ha giustificato il provvedimento come una misura disciplinare necessaria in base al regolamento interno dell’istituto. Tuttavia, tale decisione è stata respinta con fermezza dalla CGIL, il cui segretario provinciale Alfonso Buscemi ha sottolineato come “gli studenti, in quanto cittadini e parte della comunità scolastica, hanno il diritto legittimo di manifestare dissenso e sostenere iniziative che promuovono pace, diritti umani e giustizia internazionale”.

Buscemi ha inoltre criticato la preside accusandola di voler “condizionare e limitare la partecipazione democratica degli studenti», lanciando un appello affinché la scuola torni a essere «un luogo di confronto, libertà e crescita critica» e non una sede di «imposizioni e limitazioni arbitrarie”.
Il silenzio della preside e le tensioni nel contesto locale
Interpellata dal Fatto Quotidiano, Patrizia Pilato, che oltre a essere dirigente scolastica è attualmente responsabile regionale del Dipartimento Donne e Pari Opportunità della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, limitandosi a rispondere: “Non rilascio nessuna dichiarazione”. Il suo silenzio ha alimentato ulteriormente la tensione tra genitori, studenti e sindacati, che ora chiedono il ritiro immediato del provvedimento e l’apertura di un confronto istituzionale.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente sensibilità verso il tema della Striscia di Gaza, città simbolo di un conflitto pluridecennale, la cui popolazione sta vivendo un genocidio messo in atto dall’esercito israeliano. La manifestazione di Agrigento si è infatti svolta in contemporanea con molte piazze italiane, dove giovani e cittadini hanno chiesto un immediato cessate il fuoco e il rispetto dei diritti del popolo palestinese.
La CGIL e il ruolo della scuola nella democrazia
Fondata nel 1944, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro rappresenta oggi oltre cinque milioni di iscritti ed è storicamente impegnata nella tutela dei diritti dei lavoratori, inclusi gli studenti come cittadini attivi della società. Il sindacato ribadisce che “limitare la partecipazione democratica nelle scuole non solo tradisce la missione educativa, ma mina i principi fondamentali su cui si fonda la democrazia italiana”. La richiesta è quindi di un ritorno a un dialogo aperto e costruttivo, che consenta ai giovani di esercitare liberamente i propri diritti civili e politici anche all’interno delle istituzioni scolastiche.




