Rieti, 23 ottobre 2025 – Il Tribunale di Rieti ha confermato la custodia cautelare in carcere per i tre ultrà arrestati in relazione all’agguato mortale al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, evento che ha provocato la morte dell’autista Raffaele Marianella. Il giudice per le indagini preliminari, Giorgia Bova, ha convalidato i fermi di Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini, sottolineando il rischio di reiterazione del reato, il pericolo di fuga e la possibilità di inquinamento probatorio.
Convalida dei fermi e motivazioni del gip
Nel provvedimento di convalida, il gip Bova evidenzia come i tre arrestati – legati agli ambienti dell’estrema destra e tifosi della Sebastiani Basket Rieti – abbiano mostrato piena consapevolezza delle conseguenze giudiziarie delle loro azioni. La gravità del fatto e la dinamica dell’aggressione, avvenuta lungo la superstrada Rieti-Terni mediante il lancio di massi contro il pullman, hanno indotto il tribunale a confermare la misura cautelare in carcere. L’udienza si è svolta alla presenza del procuratore Paolo Auriemma, che ha richiesto la custodia sulla base dei “gravi indizi di colpevolezza”.
Indagini in corso, Daspo e test del Dna per altri ultras
Le indagini, coordinate dal pm Lorenzo Francia, proseguono con l’ampliamento del fascicolo investigativo: sono in corso test del Dna su almeno altri sei ultras sospettati di avere avuto un ruolo nell’azione, in particolare coloro che erano a bordo delle auto fuggite dopo l’agguato. Nel frattempo, il questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha disposto dodici Daspo a carico di tifosi coinvolti negli scontri precedenti all’agguato, con divieti di accesso alle manifestazioni sportive fino a cinque anni, e in un caso fino a otto anni per recidiva. Anche i tre arrestati saranno sottoposti a Daspo, procedura amministrativa avviata in carcere.
La città di Rieti resta scossa dall’accaduto. Una fiaccolata silenziosa, promossa dalla Curia, è stata organizzata per domenica per commemorare la vittima sul luogo dell’agguato. Intanto, i gruppi tifosi di Pistoia hanno annunciato un periodo di riflessione, sospendendo il tifo in segno di rispetto. Sia i sindaci di Rieti che di Pistoia hanno dichiarato l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo, decisione che potrebbe essere seguita anche dalle società sportive coinvolte.






