Aggressione con mazze, asce e coltelli in una sala giochi alla periferia di Roma, precisamente in via Statilio Ottato. Un gruppo di 15/20 uomini incappucciati ha aggredito cinque ragazzi romeni e tre italiani. Alcuni feriti sono stati trasportati in ospedale. La polizia ha sequestrato coltelli e asce nel locale. Le indagini proseguono.
Nella notte del 28 aprile, una sala giochi situata in via Statilio Ottato, nel quartiere Don Bosco di Roma, è stata teatro di un’aggressione violenta che ha lasciato otto feriti, tra cui anche tre italiani. Un gruppo di 15-20 uomini incappucciati ha attaccato un tavolo dove si trovavano cinque ragazzi romeni, causando panico e confusione tra gli avventori. Le autorità hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili di questo raid.
La dinamica dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla polizia, il raid è avvenuto intorno alle 2 di notte. I membri del gruppo di aggressori, di probabile origine nordafricana, si sono avvicinati al tavolo dei ragazzi romeni e hanno iniziato a colpirli con mazze, asce e coltelli. La violenza dell’attacco ha sorpreso non solo le vittime, ma anche gli altri avventori della sala giochi, creando un clima di terrore. All’arrivo dei soccorsi, un ragazzo ferito è stato prontamente trasportato in ospedale, mentre gli altri sette feriti, fortunatamente non in gravi condizioni, si sono recati autonomamente nella struttura sanitaria per ricevere cure. Durante i rilievi, la polizia ha rinvenuto due coltelli e una scimitarra all’interno dell’auto dei romeni, elementi che potrebbero essere collegati all’accaduto.
Preoccupazioni sulla sicurezza
La sala giochi è un luogo frequentato da giovani della zona, e l’aggressione ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza in questa parte della città. Molti residenti hanno espresso timori riguardo alla crescente violenza e alla presenza di bande organizzate. Le indagini sono attive e la polizia sta esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza per raccogliere indizi utili. Sono stati anche interrogati i testimoni presenti nel locale al momento dell’attacco.
Possibili motivazioni dell’aggressione
La dinamica dell’evento è ancora in fase di accertamento, ma gli inquirenti non escludono che l’aggressione possa essere legata a contrasti preesistenti tra gruppi rivali. Le autorità locali hanno già annunciato un potenziamento della vigilanza nelle aree a rischio, con l’intento di prevenire episodi simili in futuro. La situazione richiede un’attenzione particolare per garantire la sicurezza dei cittadini e dei giovani che frequentano questi spazi.






