Milano, 30 luglio 2025 – Proseguono le indagini della Procura di Milano sull’aggressione subita da una famiglia ebrea in un’area di sosta dell’autostrada Milano-Laghi. Gli inquirenti hanno per ora identificato tre persone ritenute coinvolte nella fase iniziale dell’aggressione verbale.
Dettagli sull’aggressione alla famiglia ebrea
L’episodio ha visto come vittime un padre e suo figlio, entrambi di nazionalità francese, presenti in un autogrill di Lainate quando sono stati oggetto di insulti e di un’aggressione fisica nei confronti del padre. Secondo quanto ricostruito, l’aggressione alla famiglia ebrea sarebbe stata motivata dall’intenzione di costringere il padre a cancellare un filmato realizzato con il cellulare, in cui erano stati ripresi degli insulti.
La Procura ipotizza il reato di percosse aggravate dall’odio razziale. Tuttavia, il padre non ha richiesto alcun referto medico e pertanto non è stato possibile procedere per lesioni. Gli investigatori della Digos stanno lavorando all’analisi approfondita dei video estrapolati dalle telecamere di sorveglianza e al controllo delle targhe delle auto coinvolte.
I sospettati e il contesto delle manifestazioni
I tre soggetti identificati non risultano appartenere al movimento ProPal né sono mai stati riconosciuti nelle manifestazioni che si tengono a Milano ogni sabato dall’inizio del conflitto israelo-palestinese. Le autorità stanno quindi cercando di chiarire il ruolo preciso di questi individui nell’accaduto.
L’aggressione alla famiglia ebrea si inserisce in un contesto di tensioni legate al conflitto israelo-palestinese che da mesi alimenta manifestazioni e scontri in diverse città italiane, compresa Milano. La Procura di Milano continua a monitorare attentamente la situazione e a raccogliere elementi per fare piena luce sull’episodio, che ha suscitato preoccupazione e attenzione da parte delle comunità coinvolte.
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