Sul posto è intervenuto tempestivamente il personale del 118, che ha trasportato Frumuzache al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato in codice giallo, ovvero in condizioni serie ma non in pericolo di vita
Vasile Frumuzache, accusato degli omicidi di due donne, è stato aggredito all’interno del carcere La Dogaia di Prato. L’uomo ha recentemente confessato agli inquirenti di essere l’autore dei delitti di Ana Maria Andrei e Maria Denisa Adas, due escort scomparse rispettivamente nel 2025 e nel 2024. L’aggressione è avvenuta poche ore dopo la confessione ufficiale e ha avuto come protagonista un parente di Ana Maria, anch’egli detenuto nella stessa struttura.
Un attacco brutale con olio bollente
Secondo quanto riferito dalla procura di Prato, l’aggressore ha lanciato olio bollente contro il volto di Frumuzache, provocandogli ustioni di primo e secondo grado. L’episodio si è verificato nella mattina, intorno alle 10:40, nella casa circondariale pratese di via La Montagnola. Sul posto è intervenuto tempestivamente il personale del 118, che ha trasportato il ferito al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato in codice giallo, ovvero in condizioni serie ma non in pericolo di vita.
L’intervento della procura e l’apertura di un’indagine
La procura di Prato ha aperto un procedimento penale per far luce sull’accaduto. Il procuratore Luca Tescaroli ha dichiarato che l’autore dell’aggressione ha agito “indisturbato, senza alcun controllo”. Lo stesso Tescaroli ha evidenziato la gravità dell’episodio, sottolineando che “anche chi è accusato di reati gravi ha il diritto ad essere tutelato, trattato con umanità e rispettato come essere umano”. Un principio che, secondo il magistrato, è stato violato in modo inaccettabile.
Frumuzache in ospedale con gravi ustioni
Attualmente Vasile Frumuzache è ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale pratese, dove riceve cure per le ustioni riportate. Il liquido bollente scagliato contro di lui ha colpito il volto e parte del corpo. L’aggressione, oltre a suscitare forte allarme per la sicurezza interna al carcere, pone nuovi interrogativi sulla gestione dei detenuti e sulla protezione di chi è coinvolto in indagini particolarmente delicate, come quella che riguarda il duplice omicidio confessato da Frumuzache.