Bologna, 9 settembre 2025 – Il mondo della cultura italiana piange la scomparsa di Stefano Benni, scrittore, poeta, giornalista e drammaturgo bolognese che si è spento oggi all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. Numerosi sono i messaggi di cordoglio e gli omaggi da parte di colleghi, amici e istituzioni, tra cui spicca il commosso saluto di Angela Finocchiaro, attrice e storica interprete delle opere di Benni.
Angela Finocchiaro: “Quanto è stato bello lavorare con te”
Con un post sui social, Angela Finocchiaro ha voluto ricordare Stefano Benni con parole cariche di affetto e gratitudine: “Ciao Stefano, quanto è stato bello lavorare con te, ridere con te, leggerti e rileggerti. Ciao solitario dolce ombroso Lupo. Grazie grazie grazie. La tua Angiulina.” L’attrice milanese, che ha portato in tournée per anni i testi teatrali dello scrittore, ha condiviso anche una foto che li ritrae sorridenti in primo piano, simbolo di un sodalizio artistico e umano che ha segnato la scena teatrale italiana.
Lo scorso 12 giugno, Benni era stato omaggiato in piazza Maggiore a Bologna durante “Viaggio a Stranalandia”, una maratona di lettura che ha visto la partecipazione di artisti come Paolo Rossi, Michele Serra, Alessandro Bergonzoni e David Riondino. L’evento celebrava lo scrittore e il pittore Pirro Cuniberti a quarantuno anni dall’uscita della favola illustrata “I meravigliosi animali di Stranalandia”, pubblicata da Feltrinelli.
Il ricordo di amici, colleghi e istituzioni
Tra i tanti messaggi di cordoglio, spicca quello di Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione Circolo dei Lettori, che ha ricordato con emozione il primo incontro con Benni attraverso il suo libro cult “Il bar sotto il mare”, definendolo “un’illuminazione”. Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso il proprio dolore sui social: “Mancherà molto. Che la terra gli sia lieve.” Ha inoltre citato un passo da “Blues in sedici” dello scrittore: “Non dobbiamo sperare possiamo, ogni istante del giorno.”
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha sottolineato come Stefano Benni fosse “tra gli scrittori più importanti della letteratura italiana” e come le sue storie siano diventate parte della memoria collettiva. Lepore ha ricordato capolavori come Bar Sport, Terra! e La compagnia dei Celestini, evidenziando come Benni abbia saputo raccontare con ironia e affetto lo spirito della città e di un’Italia più ampia. Il primo cittadino ha inoltre ricordato l’omaggio recente in Piazza Maggiore, sottolineando la vicinanza e il cordoglio dell’amministrazione comunale alla famiglia e ai lettori.
Anche la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha voluto rendere omaggio a Benni, definendolo “uno degli scrittori più amati e popolari della nostra letteratura” e un narratore visionario capace di mescolare satira, ironia e poesia. Borgonzoni ha ricordato come Benni abbia saputo raccontare l’Italia e i suoi difetti con leggerezza, lasciando opere diventate di culto, come Bar Sport, La compagnia dei Celestini, Il bar sotto il mare e Margherita Dolcevita.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha espresso il proprio cordoglio definendo Benni “una voce originale della nostra letteratura”, sottolineando la capacità dell’autore di raccontare il tempo con uno stile unico che unisce satira e poesia. Ha ricordato inoltre la diffusione internazionale delle sue opere, tradotte in oltre trenta lingue, e il segno indelebile lasciato nella cultura italiana.
Benni nella musica
Il contributo di Stefano Benni non si è limitato alla letteratura: Cisco Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers, ha ricordato come una poesia dello scrittore, “Ahmed l’ambulante”, sia stata adattata in una canzone del gruppo, nata nel 1992 dopo aver conosciuto il testo durante una festa nazionale dell’Unità a Reggio Emilia. Il cantante ha ringraziato pubblicamente Benni per aver approvato la trasformazione in musica.
L’invito del figlio di Stefano Benni
Infine, a nome della famiglia, è intervenuto il figlio Niclas Benni tramite la fanpage Facebook dello scrittore, invitando tutti a ricordare il padre “leggendo i suoi testi ai vostri amici”. Ha spiegato che Stefano Benni, molto affezionato al reading come forma artistica, avrebbe gradito che la sua memoria venisse mantenuta viva attraverso la lettura ad alta voce delle sue opere. “Sono sicuro che, da lassù, vedere un esercito di lettori condividere il loro amore per ciò che ha creato gli strapperebbe sicuramente una gran risata”, ha concluso il figlio.





