Roma, 3 dicembre 2025 – Il mondo dello sport italiano piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, icona del tennis e figura storica del movimento tennistico nazionale. I messaggi di cordoglio sono arrivati da importanti rappresentanti dello sport italiano, tra cui Luciano Buonfiglio, neo-presidente del Coni, e Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, che hanno voluto ricordare con emozione l’uomo e l’atleta.
Il ricordo di Luciano Buonfiglio

Luciano Buonfiglio, che il 26 giugno 2025 ha assunto la presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha espresso profonda commozione nel ricordare Pietrangeli durante la cerimonia tenutasi nel campo a lui intitolato. “Ho avuto il privilegio di conoscerlo davvero, di parlare tante volte con lui. Ogni conversazione era un misto di esperienza e ironia. Sapeva metterti a tuo agio, non si è mai vantato di nulla. Era sempre disponibile, sempre cordiale”, ha dichiarato Buonfiglio.
Il presidente Coni ha inoltre condiviso un aneddoto personale: “Dopo che sono stato eletto alla Presidenza del Coni, al circolo del tennis si è alzato in piedi e mi ha messo in imbarazzo, dicendomi che ero una brava persona. Mi ha commosso”. La figura di Pietrangeli, quindi, non è stata solo quella di un campione, ma anche di un uomo capace di trasmettere valori autentici.
Malagò: “Un amico di famiglia”
Anche Giovanni Malagò ha voluto ricordare con affetto il campione scomparso, sottolineando il legame che andava oltre lo sport: “Uno dei grandi dello sport italiano che mi ha visto nascere. Ho passato la mia vita e le vacanze con lui. L’ho sempre visto in un certo modo e anche lui, quando sono diventato presidente, mi diceva come faccio a chiamarti presidente? Infatti mi chiamava Giovannino. Dormivo in camera con lui, si era separato da giovane, oggi perdo un amico di famiglia”.
Pietrangeli, nato a Tunisi il 11 settembre 1933 e morto a Roma il 1º dicembre 2025, ha lasciato un segno indelebile nella storia del tennis italiano. Considerato uno dei migliori tennisti italiani di sempre, detiene record ancora imbattuti in Coppa Davis con 164 presenze complessive e 120 vittorie. Vincitore di due edizioni del Roland Garros (1959 e 1960) e di numerosi altri titoli prestigiosi, ha rappresentato un simbolo di eccellenza sportiva.
Il suo impegno non si limitò però al campo da gioco: dopo il ritiro si dedicò anche alle relazioni esterne per diverse aziende e partecipò attivamente alla promozione del tennis e dello sport in Italia. Nel 2006, il Foro Italico di Roma ha dedicato a suo nome uno degli storici campi da tennis, un riconoscimento tangibile della sua eredità.
La camera ardente è stata allestita proprio nello stadio a lui intitolato, mentre i funerali si sono svolti in forma privata nella chiesa della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, a Roma. Un ultimo omaggio a un campione che resterà per sempre nella memoria del tennis e dello sport italiano.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Pietrangeli, Buonfiglio: "Sono commosso". Malagò: "Perso amico di famiglia"






