Roma, 7 dicembre 2025 – Ad Atreju, la storica festa di Fratelli d’Italia, è stata la giornata di Rom Braslavski, il giovane israeliano liberato dopo 738 giorni di prigionia nelle mani di Hamas. Dal palco, Braslavski ha offerto una testimonianza diretta e toccante degli orrori vissuti durante il rapimento, avvenuto nel corso dell’attacco del 7 ottobre 2023, una data che rappresenta un trauma indelebile nella sua vita.
L’incubo della prigionia nelle mani di Hamas

Rom Braslavski, 22 anni, originario di Gerusalemme, ha raccontato con voce ferma e commossa la sua esperienza di ostaggio. Rapito durante il festival musicale Nova a Re’im, è stato vittima di torture fisiche e psicologiche quotidiane, subendo abusi e umiliazioni continue a causa della sua identità ebraica. Ha descritto scene drammatiche: “Ho visto donne bellissime, giovanissime, buttate per terra e bucherellate da pallottole”. Dopo un tentativo di fuga fallito, è rimasto per giorni legato a un armadio in una casa privata di Gaza, dove ha sperimentato isolamento, fame e torture brutali, tra cui frustate di metallo ripetute più volte al giorno.
La sua prigionia è stata segnata anche da abusi sessuali, una realtà che Rom ha denunciato pubblicamente, evidenziando che tali violenze erano finalizzate a umiliarlo e a distruggere la sua dignità. Questa testimonianza rappresenta una delle prime, nel contesto degli ostaggi maschi di Hamas, a denunciare tali atrocità.
Il ritorno alla libertà e il percorso di recupero
Liberato il 13 ottobre 2025 grazie a un accordo mediato dagli Stati Uniti, Rom è stato accompagnato a Roma dal padre e oggi affronta con coraggio il difficile cammino di recupero fisico e mentale. “Durante la prigionia venivo ucciso fisicamente e spiritualmente tutti i giorni”, ha raccontato. La libertà, però, non ha ancora portato la pace interiore: “Mentalmente, non sono pronto a lasciare l’ospedale, ho paura di perdere la testa”.
Braslavski ha ringraziato pubblicamente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’invito a Atreju, dove ha visitato il villaggio della manifestazione accompagnato da esponenti politici e dalla comunità ebraica romana. La sua testimonianza è un monito sull’orrore del terrorismo e sulla forza della resilienza umana.
Hamas: contesto e significato
Hamas è un’organizzazione politico-militare palestinese islamista sunnita, fondata nel 1987, che controlla la Striscia di Gaza e che è riconosciuta come organizzazione terroristica da numerosi Paesi occidentali. L’attacco del 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di circa 1.200 persone e il rapimento di oltre 250 ostaggi israeliani, ha rappresentato un’escalation senza precedenti nel conflitto israelo-palestinese, dando origine alla guerra in corso a Gaza. La vicenda di Rom Braslavski si inserisce in questo contesto di violenza e tensione internazionale, portando alla luce le sofferenze di chi è stato privato della libertà e sottoposto a crudeltà inumane.
La testimonianza di Braslavski rimane una voce importante per comprendere la realtà degli ostaggi di Hamas e le conseguenze devastanti di un conflitto che continua a mietere vittime e a lasciare ferite profonde nella vita di molte persone.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Ad Atreju Rom Braslavski, ostaggio di Hamas: "Ho visto gli orrori del 7 ottobre"






