Roma, 20 novembre 2025 – ActionAid inaugura a Roma il MUPA, il Museo del Patriarcato, un’iniziativa culturale che si propone di riflettere criticamente sulle radici della disuguaglianza di genere e sul sistema patriarcale ancora oggi presente nella società. L’evento si svolge in via Flaminia 122, in coincidenza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e si caratterizza come un percorso immersivo e innovativo che proietta i visitatori nel futuro, precisamente nel 2148, per osservare il 2025 come un passato da superare.
Un museo per archiviare il patriarcato e immaginare il futuro

Il MUPA – Museo del Patriarcato è stato ideato con l’obiettivo di “archiviare” simbolicamente tutte le tracce del patriarcato presenti nella vita quotidiana, attraverso opere d’arte e installazioni che raccontano i meccanismi di dominanza di genere. Katia Scannavini, Co-Segretaria Generale di ActionAid Italia, ha spiegato che il museo nasce dalla consapevolezza che il patriarcato fonda le sue radici nella disuguaglianza di genere, un sistema sociale che deve essere archiviato per costruire un mondo basato sull’uguaglianza e la libertà delle donne. L’attrice Violante Placido ha partecipato all’inaugurazione sottolineando come, nonostante alcuni progressi, il patriarcato conservi ancora molte sfaccettature e negarne l’esistenza sia dovuto alla paura di nuovi equilibri sociali.
Il museo propone un viaggio narrativo e sensoriale che coinvolge il pubblico, chiamato a interrogarsi su credenze, comportamenti e stereotipi che storicamente hanno alimentato la violenza di genere. Tra le opere esposte, si trovano buste paga di colori diversi per uomini e donne, ante segnate da pugni e specchi che riflettono frasi paternalistiche rivolte alle donne, simboli di un sistema da superare. L’ingresso è gratuito e, oltre all’esposizione, è previsto un ricco programma di talk, workshop, performance dal vivo e laboratori, in collaborazione con centri antiviolenza e realtà femministe italiane.
Dati allarmanti e la necessità di un cambio sistemico
Il lancio del museo è accompagnato da una recente ricerca condotta da ActionAid insieme all’Osservatorio di Pavia, che evidenzia dati preoccupanti: “Un uomo su tre giustifica la violenza economica contro le donne, uno su quattro quella psicologica, e circa due su dieci accettano o giustificano la violenza fisica”, ha dichiarato Scannavini, sottolineando che questi atteggiamenti riguardano anche i giovani.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio impegno per promuovere politiche pubbliche con una prospettiva di genere, dall’istruzione alla sanità, dai trasporti alla pianificazione urbana e al sistema digitale. “Sono stati fatti grandi passi avanti, ma serve investire maggiormente e applicare un approccio sistemico per garantire pari opportunità e combattere la violenza di genere”, ha concluso la co-Segretaria Generale di ActionAid.
Il MUPA sarà aperto al pubblico fino al 25 novembre, con la chiusura prevista il 22 novembre per consentire la partecipazione collettiva alla manifestazione nazionale di Non Una di Meno. Il museo è completamente accessibile e inclusivo, con percorsi e materiali pensati per persone con disabilità cognitive, motorie, visive e uditive, promuovendo così un’adesione ampia e partecipativa.
Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito ufficiale actionaid.it/mupa.






