Un medico specialista di Pozzuolo Martesana è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. Ma non solo, il professionista è anche sindaco del comune di Rivolta d’Adda in provincia di Cremona
Un gastroenterologo di Pozzuolo Martesana, situato nell’hinterland milanese, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di aver perpetrato violenze sessuali su quattro pazienti durante le visite mediche. Il professionista è Giovanni Sgroi, che è anche sindaco di Rivolta D’Adda, nel Cremonese.
Stando alle indagini dell’aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo, le violenze sarebbero avvenute durante le visite nella struttura sanitaria a Pozzuolo Martesana. Gli investigatori non escludono che possano essercene di ulteriori e invitano chi avesse subito abusi a denunciarli. L’uomo è stato raggiunto ieri sul posto di lavoro dove gli è stata notificata la misura.
Arresto e indagini
I Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito l’arresto del medico, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata. Le indagini sono state avviate dopo che alcune delle vittime hanno denunciato comportamenti inappropriati durante le visite specialistiche. Secondo le prime ricostruzioni, i fatti si sarebbero verificati in un periodo di tempo non precisato, ma che si estende per diversi mesi. Le denunce hanno portato a una serie di accertamenti da parte delle autorità, le quali hanno raccolto le testimonianze delle pazienti coinvolte.
Reazioni e preoccupazioni
L’arresto ha suscitato una forte preoccupazione non solo tra i pazienti della struttura sanitaria, ma anche tra i professionisti del settore medico. Il medico, che godeva di una certa reputazione nella sua specializzazione, ha negato le accuse, sostenendo di essere vittima di un malinteso. Tuttavia, le testimonianze e le prove raccolte dai Carabinieri hanno portato alla decisione di arrestarlo, sollevando interrogativi sulla fiducia riposta nei professionisti della salute.
Sicurezza e sensibilizzazione
Il fatto che un professionista della salute possa abusare della propria posizione di fiducia ha riacceso il dibattito sulla protezione dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie. Le autorità sanitarie locali hanno annunciato l’intenzione di collaborare con le forze dell’ordine per garantire che simili episodi non si ripetano in futuro. Inoltre, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione per incoraggiare le vittime di abusi a denunciare tali comportamenti.
Le indagini sono ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi, dato che la Procura di Milano sta valutando la possibilità di estendere le indagini ad altri potenziali casi. Nel frattempo, la comunità locale esprime solidarietà alle vittime, sottolineando l’importanza di creare un ambiente sicuro per i pazienti in tutte le strutture sanitarie.






