Roma, 3 dicembre 2025 – Il mondo dello sport e della cultura italiana si è riunito oggi al Foro Italico di Roma per rendere omaggio a Nicola Pietrangeli, il leggendario tennista italiano scomparso all’età di 92 anni. Nello stadio a lui intitolato, gremito di appassionati, rappresentanti istituzionali e sportivi, è stata allestita la camera ardente, un momento di intensa commozione e ricordo per uno dei più grandi campioni del tennis azzurro.
La commemorazione al Foro Italico e le parole del Ministro Andrea Abodi

Le prime visite alla camera ardente sono iniziate questa mattina alle 9, accompagnate dalle note di Charles Aznavour, mentre la commemorazione si è conclusa intorno alle 13 sulle melodie di “My Way”, la canzone amata da Pietrangeli e scelta per il suo ultimo saluto. Un video emozionale ha ripercorso la straordinaria carriera sportiva e la vita personale del campione, evocando la sua figura di uomo elegante e determinato, noto come “er Francia” per la sua origine tunisina e la padronanza del francese.
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha ricordato Pietrangeli con parole cariche di rispetto e affetto: “È stata una giornata di dolce tristezza, che è l’essenza di ciò che è stato Nicola. Un uomo sempre all’attacco, che ha preso la vita di petto, trattando tutti con la stessa umanità, dal capo di Stato ai suoi tifosi per strada. Rappresenta l’eccellenza delle persone”. Abodi ha inoltre sottolineato come il fatto che il campo del Foro Italico porti il nome di Pietrangeli già dal 2006 dimostri la lungimiranza nell’onorare la sua grandezza in vita.
Ricordi e testimonianze: un campione e un uomo indimenticabile
Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha ricordato Pietrangeli come “il tennis italiano soprattutto all’estero”, sottolineando il suo ruolo di icona e punto di riferimento in un momento di grande rinascita per il tennis italiano, con i successi recenti della nazionale. Il capitano azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, ha evidenziato come Nicola abbia insegnato l’amore per la maglia azzurra e per la prestigiosa Coppa Davis, trofeo che Pietrangeli aveva contribuito a conquistare da capitano nel 1976.
Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ricordato l’amicizia personale con Pietrangeli, definendolo “un amico di famiglia, scanzonato e ironico, che mi chiamava Giovannino”. La compagna storica, Licia Colò, ha descritto con emozione il carattere “tosto” di Pietrangeli, capace di andare controcorrente e di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
La giornata si è conclusa con la benedizione del feretro e le note di “My Way” di Frank Sinatra che hanno risuonato nell’impianto sportivo, suggellando un ultimo, toccante addio al campione che ha fatto sognare generazioni di italiani sul campo da tennis e oltre. Alle 15 si terranno i funerali in forma privata presso la chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, come da volontà della famiglia.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Pietrangeli, il ricordo di Abodi: "Una giornata di dolce tristezza"






