Roma, 4 ottobre 2025 – È partito oggi da Piazza di Porta San Paolo il corteo nazionale a sostegno della Palestina e della Striscia di Gaza, con decine di migliaia di attivisti giunti da tutta Italia nella Capitale. Il corteo, partito da Piazza Ostiense e diretto verso Piazza San Giovanni in Laterano, si è svolto tra cori contro Israele e slogan come “Free Palestina“.
Il corteo a Roma e le parole di Yousef Salman
Tra le bandiere esposte, alcune riconducibili ad Hamas, si sono levate voci critiche sull’attuale gestione del conflitto, che va oltre la cronaca dell’ultimo anno. Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese di Roma e Lazio, ha dichiarato a margine della manifestazione: “Il conflitto ufficialmente dura da oltre 77 anni, non è iniziato il 7 ottobre 2023.” Salman ha inoltre sottolineato che il cosiddetto piano di pace proposto da Trump rappresenta solo un ennesimo tentativo dell’imperialismo americano di influenzare la regione senza risolverne le radici. Il presidente della comunità palestinese ha evidenziato come il conflitto proseguirà fino a quando il popolo palestinese non otterrà il diritto all’autodeterminazione e potrà tornare nelle proprie case.
Riguardo al piano di pace, Salman ha commentato: “Hamas ha accettato? Questa volta i palestinesi sono stati così intelligenti da accettare, ma ora è Israele a protestare con Trump e a voler continuare questo progetto dell’amministrazione americana.“
Tensioni e proteste in Italia e all’estero
La mobilitazione per Gaza non si è limitata a Roma. A Bologna, si sono registrati momenti di tensione con tentativi di ingresso nella stazione, danneggiamenti di strutture pubbliche e scontri con le forze dell’ordine, che hanno respinto i manifestanti. A Torino gruppi pro-Palestina hanno assaltato le Officine Grandi Riparazioni (OGR), mentre a Trieste si sono verificati episodi di violenza con vetri infranti e cariche di polizia.
Anche in Svizzera, in particolare a Ginevra, la polizia ha usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere una manifestazione pro-Palestina in seguito all’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’IDF israeliana. In parallelo, a Berna sono stati occupati alcuni binari della stazione ferroviaria. A Zurigo, invece, le proteste si sono svolte senza disagi significativi.
La questione della Flotilla e le reazioni istituzionali
L’operazione israeliana ha portato all’espulsione di 137 attivisti della Global Sumud Flotilla, tra cui 46 italiani, sbarcati al porto di Ashdod e trasferiti al centro detentivo di Ketziot. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha confermato che ha ringraziato il ministro israeliano Katz per la gestione pacifica dell’operazione e ha assicurato che le visite diplomatiche ai detenuti italiani sono programmate per i prossimi giorni.
Il governo italiano, nel corso del Consiglio dei Ministri, si è confrontato anche sul tema dello sciopero generale proclamato in solidarietà alla Flotilla, con preoccupazioni sulle ripercussioni economiche e sui disordini causati durante le manifestazioni. La premier Giorgia Meloni ha posto l’attenzione sul costo dell’astensione dal lavoro e sull’esigenza di spiegare agli italiani le finalità dello sciopero.
Contesto internazionale e sviluppi diplomatici
Sul fronte diplomatico, si registra un’apertura di Hamas al piano di pace degli Stati Uniti, con la disponibilità a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani detenuti, pur chiedendo ulteriori negoziati. Le trattative, alle quali parteciperanno delegazioni israeliane, egiziane e statunitensi, sono previste a partire da domani in Egitto.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che le autorità consolari italiane a Tel Aviv sono impegnate a garantire la tutela dei connazionali coinvolti. Intanto, da Istanbul è giunto un aereo con 137 attivisti espulsi, tra cui 26 italiani, assistiti dal consolato italiano.
All’estero, manifestazioni di solidarietà si sono tenute in numerose città europee, con grandi cortei a Barcellona e altre città spagnole, mentre da diverse capitali internazionali si levano appelli per la fine delle ostilità e per un cessate il fuoco duraturo.
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Fonte: Marco Vesperini - A Roma il corteo per Gaza e la Flotilla: tra bandiere di Hamas e contro l'Idf






