Napoli, 9 aprile – Un’insegnante di un asilo a Pomigliano d’Arco è stata allontanata dopo aver schiaffeggiato un bambino. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha denunciato l’accaduto, sottolineando che la maestra non ha superato il periodo di prova per metodi educativi inaccettabili
Un episodio allarmante è emerso da Pomigliano d’Arco, un comune della provincia di Napoli, dove una maestra è stata accusata di aver schiaffeggiato un bambino durante un’attività nel giardino della scuola dell’infanzia “Infanzia Felice”. La notizia, riportata dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, ha suscitato indignazione tra i genitori e la comunità, sollevando interrogativi sulle pratiche educative adottate nelle scuole italiane.
L’incidente e la reazione della direzione scolastica
Secondo le informazioni rilasciate, l’incidente si è verificato mentre i bambini giocavano all’aperto. In un momento di disobbedienza, un bambino avrebbe rifiutato di restituire una pallina, comportandosi in modo capriccioso. La reazione della maestra, tuttavia, è stata decisamente inaccettabile: ha colpito il piccolo con un ceffone, facendolo cadere a terra. Questo gesto ha colpito non solo il bambino, ma anche gli altri presenti, creando un clima di confusione e paura.
La direzione scolastica ha reagito allontanando la maestra dall’istituto. È emerso che l’insegnante era in periodo di prova, un fatto significativo poiché, come ha sottolineato Borrelli, il suo metodo educativo non era in linea con le linee guida della scuola. “Non siamo più nel medioevo. Chi usa la violenza non può lavorare nelle scuole”, ha dichiarato il deputato, evidenziando l’inadeguatezza di tali comportamenti in un contesto educativo.
La reazione dei genitori e le preoccupazioni
La reazione dei genitori è stata immediata. Diverse famiglie si sono rivolte alla direzione per esprimere la loro preoccupazione riguardo ai metodi educativi dell’insegnante, temendo per la sicurezza e il benessere dei loro figli. La risposta della direzione scolastica ha chiarito che la maestra non faceva parte del personale stabile e che il suo comportamento era incompatibile con la filosofia educativa dell’istituto, che promuove un approccio positivo e rispettoso nei confronti dei bambini.
Riflessioni sulla formazione degli insegnanti
Questo episodio solleva interrogativi più ampi sulla formazione e la selezione degli insegnanti nelle scuole dell’infanzia. La scelta di educatori in grado di gestire situazioni di conflitto senza ricorrere alla violenza è cruciale per garantire un ambiente sicuro e stimolante per i più piccoli. Metodi educativi basati sulla punizione fisica non solo sono obsoleti, ma possono avere conseguenze devastanti sullo sviluppo emotivo e psicologico dei bambini. Gli esperti sottolineano che la disciplina dovrebbe essere orientata verso la comprensione e il dialogo, piuttosto che sulla coercizione.






