Roma, 23 settembre 2025 – La Camera dei Deputati ha approvato oggi con ampio consenso bipartisan l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi, che si celebrerà ogni anno il 4 ottobre. Questa decisione, sottolineano i promotori, va ben oltre l’aggiunta di un giorno festivo, rappresentando un riconoscimento profondo del valore storico, civile e spirituale di San Francesco per l’identità italiana.
San Francesco, patrono d’Italia e simbolo di pace universale
Elisabetta Gardini, Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e relatrice della proposta di legge sull’istituzione della nuova festa, ha evidenziato come San Francesco d’Assisi non appartenga solo alla storia religiosa, ma sia parte integrante della storia civile italiana. Proclamato patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena nel 1939, San Francesco è universalmente riconosciuto come simbolo di pace, fraternità, solidarietà e custodia del creato. Questi valori, ha ricordato Gardini, sono condivisi da credenti e non credenti, italiani di nascita e nuovi cittadini, rappresentando un punto di unione e riflessione per tutta la nazione.
La scelta del 4 ottobre come data della festa nazionale non è casuale: proprio in questo giorno si celebra la memoria liturgica di San Francesco nella tradizione cattolica. Inoltre, nel 2026 ricorrerà l’ottavo centenario della morte del santo, evento che ha ulteriormente motivato l’iniziativa parlamentare.
Un riconoscimento con valenza laica e civile
La proposta, promossa da Maurizio Lupi e altri deputati di Noi Moderati, è stata approvata con 247 voti a favore, 2 contrari e 8 astenuti. Lupi ha sottolineato che dichiarare il 4 ottobre festa nazionale è un gesto genuinamente laico, ispirato all’articolo 4 della Costituzione italiana, che richiama il dovere di ogni cittadino di contribuire al progresso materiale e spirituale della società. San Francesco, ha detto Lupi, è stato un precursore di questo principio, opponendosi alla dicotomia tra materia e spirito e promuovendo un modello di vita fondato su povertà e lavoro.
L’incontro storico di San Francesco con il sultano al-Malik al-Kamil durante la quinta crociata, richiamato nel dibattito, è stato definito un gesto audace di dialogo e pace, simbolo universale e anticipazione del dialogo interreligioso. Questo episodio testimonia la portata universale del messaggio francescano, che supera confini religiosi e culturali.
Il percorso parlamentare e l’importanza della festa nazionale
La proposta di legge è stata discussa in Aula a Montecitorio il 15 settembre 2025, con un confronto approfondito tra diverse forze politiche. La Commissione Affari Costituzionali ha adottato come testo base la proposta presentata da Lupi, integrando alcuni emendamenti per valorizzare gli aspetti di dialogo tra culture e carità verso i poveri, temi centrali nel messaggio di San Francesco.
Con l’istituzione della festa nazionale, il 4 ottobre si aggiunge così al calendario delle festività civili italiane di rilievo, accanto a date come il 2 giugno (Festa della Repubblica), il 25 aprile (Festa della Liberazione) e il 1° maggio (Festa del Lavoro). Questo riconoscimento legislativo conferisce a San Francesco un ruolo di guida morale e civica nelle sfide contemporanee, sottolineando l’importanza di valori quali la pace, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.
In conclusione, l’approvazione unanime testimonia un ampio consenso sull’importanza di celebrare San Francesco come patrono d’Italia e simbolo universale di pace, valori che rappresentano un patrimonio condiviso e un punto di riferimento per il futuro del Paese.


