18enne accoltellato a Napoli: prevista per domani mattina l’udienza di convalida dei provvedimenti di fermo emessi dalla Procura dei Minorenni nei confronti di cinque ragazzi, accusati di tentato omicidio aggravato. Il ferimento grave di Bruno Petrone, promessa del calcio locale, ha scosso la città e acceso i riflettori sulla sicurezza nelle zone della movida partenopea.
18enne accoltellato a Napoli: quattro fermi e una denuncia per tentato omicidio
I carabinieri di Napoli hanno notificato quattro fermi e una denuncia in stato di libertà a cinque ragazzi minorenni, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, tutti incensurati. L’accusa è di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e in concorso. A confessare di aver sferrato le due coltellate che hanno ferito gravemente Bruno Petrone è stato un 15enne, il quale ha ammesso il gesto e ha chiesto scusa. Gli altri quattro, tutti 17enni, hanno riconosciuto di aver partecipato alla spedizione punitiva contro il giovane calciatore.
L’aggressione è avvenuta nella cosiddetta zona dei “baretti” di Chiaia, dove il 15enne ha colpito Bruno con un coltello, recuperato dagli investigatori durante la perquisizione nella sua abitazione. Il ragazzo, assistito dall’avvocato Vincenzo Maiello, è stato sottoposto a lungo interrogatorio dal sostituto procuratore Claudia De Luca, titolare delle indagini per la Procura dei Minorenni di Napoli.
Condizioni di salute e reazioni della comunità sportiva
Bruno Petrone è ricoverato presso l’ospedale San Paolo di Napoli dove è stato sottoposto all’asportazione della milza. Le sue condizioni sono in lieve miglioramento, anche se la prognosi resta riservata. Accanto a lui, la famiglia e i compagni dell’Unione Sportiva Angri 1927, squadra di Eccellenza in cui il giovane centrocampista milita dal settembre scorso. In segno di solidarietà, la società ha annullato un’amichevole e chiesto il rinvio della prossima partita di campionato.
La madre di Bruno ha espresso un sentito ringraziamento ai compagni di squadra e ha raccontato l’angoscia vissuta nel vedere il figlio ferito, sottolineando la speranza che possa tornare presto a giocare. Nel frattempo, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso apprezzamento per l’efficace lavoro della Procura e delle Forze dell’Ordine e ha disposto un’intensificazione dei controlli nelle aree della movida cittadina, con l’obiettivo di prevenire nuovi episodi di violenza tra i giovani.






