Il proprietario di Crystal Palace e Lione ha violato le regole sulla multiproprietà: arriva la decisione della UEFA
Il Crystal Palace è stato ufficialmente retrocesso dall’Europa League alla Conference League dalla UEFA a causa di una violazione delle norme sul possesso di quote azionarie in più club. La decisione dell’ente di governo del calcio europeo è stata resa nota oggi, segnando un importante novità per il club londinese.
Violate delle norme UEFA sulla multiproprietà: Crystal Palace retrocesso
La retrocessione del Crystal Palace deriva dal fatto che l’imprenditore statunitense John Textor detiene una quota del 43% della società londinese, e contemporaneamente è azionista di maggioranza del club francese Lione, anch’esso qualificato per l’Europa League 2025-2026. La normativa UEFA proibisce infatti a un singolo azionista di possedere quote significative in più squadre partecipanti alla stessa competizione europea per evitare conflitti di interesse.
Nonostante il Lione e il Crystal Palace si siano entrambi qualificati per l’Europa League, la UEFA ha deciso di confermare il posto al club francese, che ha chiuso la scorsa stagione in Ligue 1 in posizione migliore (12° posto per il Palace in Premier League contro una posizione superiore del Lione).
Vendita della quota e ricorso possibile
Dopo la vittoria storica della FA Cup 2025, che ha qualificato il Crystal Palace per la prima volta in Europa, Textor ha accettato di vendere la sua quota al proprietario dei New York Jets della NFL, Woody Johnson. Tuttavia, la cessione non si è ancora completata e, soprattutto, è stata formalizzata dopo la scadenza fissata dalla UEFA per il 1° marzo, termine ultimo per risolvere i conflitti di interesse tra club.
La decisione finale della UEFA è stata rimandata a causa di un caso finanziario separato che aveva inizialmente portato alla retrocessione del Lione in seconda divisione francese, ma che è stato ribaltato con successo con un ricorso da parte del club francese pochi giorni fa.
Il Crystal Palace ha ora la possibilità di appellarsi alla Corte Arbitrale dello Sport (TAS) per contestare la decisione. Nel frattempo, la squadra inglese che subentrerà nella competizione europea sarà il Nottingham Forest, qualificato per la Conference League grazie al settimo posto in Premier League nella scorsa stagione.






