Udinese-Lazio: un finale che accende la miccia e trasforma un pareggio in un caso nazionale. Il gol dei bianconeri arrivato nei secondi conclusivi della sfida contro i biancocelesti, contestato per un presunto fallo di mano di Davis, ha fatto esplodere la rabbia del club capitolino, che passa all’attacco con una presa di posizione durissima. Non una protesta a caldo, ma un atto formale che chiama in causa arbitri, VAR e istituzioni del calcio, denunciando una serie di decisioni ritenute penalizzanti e mettendo sul tavolo il tema della credibilità dell’intero sistema.
Udinese-Lazio lascia una scia di polemiche: il caso Davis e la protesta biancoceleste
La rete dell’1-1 segnata dall’Udinese a tempo quasi scaduto, contestata per un presunto fallo di mano di Davis, è stata la scintilla. Al termine del match, la Lazio ha diffuso una dura nota ufficiale in cui parla apertamente di “una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere”, sottolineando come tali episodi stiano incidendo sul lavoro della squadra, sull’equità della competizione e anche sul piano economico del club.
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La lettera della Lazio alla Lega: “Pronti a tutelare i nostri diritti”
Il club capitolino ha inviato una formale lettera a Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, e ai consiglieri federali Marotta, Campoccia e Chiellini, chiedendo un intervento immediato contro quelli che definisce “continui errori arbitrali”. Nella missiva, la Lazio si dice pronta a “intraprendere ogni iniziativa consentita” per la tutela dei propri diritti, richiamando anche lo status di società quotata e i conseguenti obblighi verso il mercato e gli azionisti.
“Non è più casualità”: l’accusa sul VAR dopo Udinese-Lazio
Nel testo, diffuso dall’Adnkronos, la Lazio ribadisce il rispetto per la classe arbitrale e per il processo di rinnovamento generazionale, ma avverte che questo non può trasformarsi in un alibi. Secondo il club, il problema non è il singolo errore, “fisiologico nello sport”, ma una sequenza di episodi che per frequenza e impatto non può più essere archiviata come casuale. Nel mirino finiscono soprattutto valutazioni VAR giudicate incoerenti e disomogenee, con effetti diretti sulla regolarità del campionato e sulla fiducia di tifosi e addetti ai lavori.
Le cinque richieste della Lazio
La società biancoceleste elenca cinque iniziative ritenute indispensabili: la convocazione urgente di un tavolo istituzionale con Lega, FIGC e AIA; un riscontro formale sugli episodi contestati; la definizione di linee guida operative vincolanti e uniformi; maggiori misure di trasparenza nelle decisioni che incidono sui risultati; infine, un sistema di responsabilità e controllo che preveda conseguenze tecniche in caso di errori reiterati.
La replica di Simonelli: “Fiducia totale negli arbitri”
A rispondere è stato il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, intervenuto a Radio Anch’Io Sport. “Risponderemo come a tutte le comunicazioni dei club, dopo averle analizzate nelle sedi opportune”, ha spiegato, respingendo però l’idea che la credibilità del campionato sia in discussione. Simonelli ha annunciato che su Open Var verrà fornita una spiegazione dettagliata del gol contestato e ha ribadito la “totale fiducia nell’operato della classe arbitrale”.
Secondo il presidente di Lega, sentirsi danneggiati può rientrare nella dinamica del calcio, dove l’errore fa parte del gioco. “Se però si sostiene che non sia casualità ma ci sia un disegno – ha concluso – allora la strada è quella della denuncia nelle sedi competenti”. Una risposta che non chiude la polemica e lascia aperto un confronto destinato a proseguire.






