Torino, 4 novembre 2025 – La Giunta Comunale di Torino ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un monumento dedicato alle vittime della strage dell’Heysel, tragico evento avvenuto il 29 maggio 1985 che causò la morte di 39 persone. L’iniziativa, proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta, è sostenuta da un finanziamento di 100 mila euro stanziato dalla Regione Piemonte, con l’obiettivo di creare un luogo simbolico che mantenga viva la memoria di quella drammatica notte.
Il monumento e la sua collocazione
La scultura, che sarà alta cinque metri e realizzata in acciaio CorTen, avrà la forma di un cuore con l’incisione “Heysel, +39, per non dimenticare”. Il monumento sarà collocato nella piazzetta intitolata alle “Vittime dell’Heysel”, situata vicino alla biblioteca civica Italo Calvino in lungo Dora Agrigento 94, all’interno della Circoscrizione 7 di Torino.
L’assessore Carretta ha sottolineato l’importanza di conservare il ricordo di quella data, definita come “una tragedia che ha segnato quello che doveva essere uno dei momenti più belli dello sport: la finale di Coppa dei Campioni”. L’intento è quello di realizzare un luogo di memoria e riflessione che custodisca il ricordo delle vittime e rappresenti un impegno costante delle istituzioni.
Il contesto e il ricordo dell’Heysel
La strage dell’Heysel avvenne allo stadio Heysel di Bruxelles durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, provocata da un assalto degli hooligan inglesi che scatenò una calca e il crollo di un muro, causando 39 morti e oltre 600 feriti. La tragedia è rimasta impressa nella memoria collettiva come un momento di lutto nel mondo del calcio e della società civile.
In questi anni, diverse iniziative commemorative si sono svolte a Torino, Liverpool e Bruxelles, tra cui l’inaugurazione di memoriali e cerimonie ufficiali. A Torino, la Juventus ha recentemente inaugurato il memoriale “Verso altrove” vicino allo Stadium, mentre la nuova opera pubblica rappresenta un ulteriore passo per mantenere viva la memoria, in un percorso di riflessione e rispetto verso le vittime e le loro famiglie.






