Milano, 20 novembre 2025 – Ezio Simonelli, nuovo presidente della Lega Serie A, ha espresso alcune riflessioni critiche e proposte innovative riguardo al futuro del calcio italiano durante l’evento “Sport Industry Talk” tenutosi oggi a Milano. Con un background da dottore commercialista e revisore contabile, Simonelli ha sottolineato la necessità di rivedere alcune dinamiche legate alla crescita dei giovani calciatori e alla formazione degli allenatori.
Remunerazione e crescita dei giovani calciatori

Simonelli ha evidenziato come una parte significativa della retribuzione dei giovani giocatori dovrebbe essere accantonata in un fondo gestito dalla Federazione. “Fosse per me, una parte importante della remunerazione dei giovani calciatori la accantonerei in un apposito fondo da gestire presso la Federazione proprio perché loro devono aver fame di fare carriera, non sentirsi già ricchi e comprarsi la Ferrari a 18 anni. Questo può danneggiare la loro crescita professionale”, ha affermato il presidente della Serie A. Questo approccio mira a preservare la motivazione e la determinazione dei giovani talenti, evitando che un’eccessiva ricchezza precoce possa compromettere il loro sviluppo tecnico e mentale.
Separazione delle carriere degli allenatori: tecnica vs tattica
Un altro tema affrontato da Simonelli riguarda la formazione degli allenatori. Ha proposto una distinzione netta tra chi allena i giovani e chi si occupa delle squadre professionistiche maggiori, una “separazione delle carriere” che, a suo dire, andrebbe estesa anche agli allenatori stessi. “Chi allena i giovani ha una missione diversa rispetto a chi allena le squadre più grandi. Si deve creare una specializzazione: chi allena i giovani deve insegnare la tecnica, non la tattica”, ha spiegato. Secondo Simonelli, oggi troppo spesso gli allenatori sembrano concentrati più a dimostrare la propria bravura personale che a valorizzare i calciatori sotto la loro guida.
Internazionalizzazione del calcio italiano
Simonelli si è inoltre espresso sulla strategia di portare partite di Serie A all’estero, citando l’esempio della partita Milan-Como giocata a Perth. “È un posto lontano e per i tifosi potrebbe essere un disagio, ma per il calcio italiano è un buon biglietto da visita per l’internazionalità”, ha concluso, sottolineando l’importanza di aprire il campionato italiano a nuovi mercati e pubblico internazionale, seguendo modelli già adottati da NFL e NBA.
Chi è Ezio Simonelli, il nuovo presidente della Lega Serie A
Classe 1958, originario di Macerata, Ezio Maria Simonelli è dottore commercialista, revisore contabile e giornalista pubblicista. Laureato in economia e commercio all’Università di Perugia, Simonelli è managing partner dello studio legale tributario Simonelli Associati con sede a Milano. Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di rilievo in importanti gruppi industriali e mediatici italiani, tra cui Sisal, Mediaset, Recordati e Mondadori, dai quali si è dimesso per evitare conflitti di interesse dopo la sua elezione alla guida della Serie A. Simonelli è anche docente universitario e autore di numerose pubblicazioni fiscali e tributarie. La sua esperienza nel mondo del calcio non è nuova: nel 2017 è stato reggente della Lega Serie A e ha più volte tentato di guidare le leghe professionistiche italiane.
L’intervento di Simonelli allo “Sport Industry Talk” si inserisce in un contesto di grande fermento e trasformazione per lo sport italiano, con un’attenzione crescente verso la sostenibilità, la valorizzazione del territorio e l’internazionalizzazione, temi al centro del dibattito della 7ª edizione dell’evento, organizzato da RCS Academy in collaborazione con Corriere della Sera e RCS Sports & Events.
Fonte: Nicoletta Totaro - Calcio, Simonelli: "Separazione carriere? Sarebbe da estendere anche agli allenatori"






