Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto al Brescia una penalizzazione di 4 punti per violazioni amministrative. Questa sanzione impedisce al club di evitare la retrocessione in Serie C, coinvolgendo anche il presidente Massimo Cellino e il consigliere Edoardo Cellino, inibiti per sei mesi
Il Tribunale federale nazionale ha deciso di infliggere al Brescia una penalizzazione di quattro punti a causa di irregolarità di natura amministrativa. Questa decisione, che avrà effetto immediato, costringe il club a retrocedere in Serie C con la Sampdoria che accede ai playout per rimanere in Serie B.
La posizione precaria del Brescia
Con questa penalità, il Brescia si trova ora in una situazione critica, scivolando al terz’ultimo posto in classifica. Nel frattempo, la Sampdoria, che ha lottato per la salvezza, si prepara ad affrontare i playout contro la Salernitana. La situazione si complica ulteriormente per il club, con il presidente Massimo Cellino e il consigliere delegato Edoardo Cellino colpiti da sei mesi di inibizione.
Irregolarità nella gestione economica
La penalizzazione è stata motivata da irregolarità nella gestione economica del Brescia, sollevando interrogativi sulla capacità della società di operare in modo trasparente e sostenibile. Cellino ha espresso la sua delusione, affermando che la situazione attuale non riflette il lavoro svolto dal club e dalla dirigenza. Ha anche denunciato un clima di ostilità percepito dalla tifoseria, lamentando minacce e violenze che influenzano pesantemente l’ambiente attorno alla squadra.
La lotta della Sampdoria per la salvezza
Dall’altro lato, la Sampdoria si prepara a sfidare la Salernitana nei playout, con la speranza di mantenere la categoria. Questo rappresenta un drammatico cambiamento di sorte per il club blucerchiato, che ha vissuto periodi di grande successo, ma ora deve combattere per la sopravvivenza in Serie B.






