Tre punti di vantaggio sulla corazzata Celtic e momentanea vetta della classifica di Scottish Premiership. In attesa di conoscere il risultato di Kilmarnock–Celtic (in programma oggi alle 16), la squadra di Derek McInnes guarda tutti dall’alto verso il basso. La vittoria contro i Rangers ha messo in mostra tutte le potenzialità di una squadra che, come anticipato dal neo investitore e già proprietario del Brighton, Tony Bloom ha le carte in regola per lanciare la sfida all’Old Firm. O almeno a quel che ne è rimasto.
Sì, perchè i Rangers hanno imboccato la strada dell’anonimato. Prestazioni altalenanti, ma sempre verso il basso che aumentano ancora di più la pressione sul tecnico Russell Martin, entrato oggi nella storia dei Gers, sebbene in negativo. É il primo allenatore 47 anni dopo John Greig a non vincere nessuna delle prime cinque gare di campionato. Una situazione che fa il paio con un atteggiamento del tecnico prima saccente verso i propri giocatori, poi vittimistico verso tutto l’ambiente.
Scottish Premiership, Rangers-Hearts: la cronaca
La prima vittoria degli Hearts dopo 18 trasferte da Ibrox dall’agosto 2014, nonchè la prima nelle ultime 19 sfide ha un’unica firma: Lawrence Shankland. L’attaccante degli Hearts sembra aver ritrovato quello spirito e quella forma che lo avevano caratterizzato nelle stagioni precedenti. La prima marcatura arriva al 21º con Shankland abile a ribadire in rete un assist al bacio di Claudio Braga. Imparabile il tiro dell’attaccante scozzese.
La risposta dei Rangers è inconsistente e gli Hearts guadagnano terreno. La squadra di Derek McInnes trova il raddoppio all’82º su calcio di rigore. Dal dischetto è Shankland a presentarsi, ma il suo tiro viene parato da Butland. Tuttavia è lo stesso attaccante degli Hearts a respingere in rete sulla ribattuta. La squadra di Russell Martin non ha più le forze e il tempo per reagire, dovendosi arrendere dinanzi all’ennesima delusione di quest avvio di stagione.
Rangers, Martin: “Difficile per me trovare consensi”
Al termine della gara, entrambi i tecnici si sono presentati ai microfoni della BBC per rilasciare alcune dichiarazioni. Il primo è stato Russel Martin che ha così analizzato la sconfitta dei suoi: “Tre decisioni contro hanno fatto la differenza. Il loro primo goal era viziato da un fallo di mano. Nell’ambiente c’è grande ansia da prestazione e gestirla è complicato. Tanti giocatori stanno cercando di farsi strada in questo club, per costruirsi un futuro ma la situazione è molto complicata. Per me è molto difficile trovare consensi; sin dall’inizio ho avuto molte persone contro, ma continueremo a lavorare per cambiare le cose”.
Ben diverso l’umore di Derek McInnes:“Per noi è una vittoria molto importante soprattutto sul piano mentale, perchè rappresenta un’iniezione di fiducia sia per i nuovi innesti, sia per chi veste questa maglia da più tempo e che ha sempre faticato per ottenere una vittoria qui ad Ibrox. Prima della gara tutti hanno sottolineato quanto le statistiche fossero a nostro sfavore ed è stato bello poterle smentire. Non posso non fare i complimenti a Lawrence Shankland per la straordinaria prestazione”.
Articolo di Alfonso Russo


