Milano, 26 agosto 2025 – Continua a tenere banco la questione relativa allo stadio Meazza, conosciuto anche come San Siro, e alla sua futura gestione. Luigi Corbani, portavoce del Comitato Sì Meazza, ha rilanciato un appello rivolto ai consiglieri comunali e alla Corte dei Conti, sottolineando che, qualora lo stadio dovesse essere demolito, il Comune di Milano dovrebbe avanzare una richiesta di danni nei confronti delle società concessionarie, ovvero Inter e Milan.
Lo stato della concessione e le responsabilità delle società
Lo stadio è affidato in concessione a Inter e Milan dal 1° luglio 2000 fino al 30 giugno 2030. Nel documento presentato dal Comitato Sì Meazza si evidenzia come entrambe le società abbiano pubblicamente sollevato dubbi sulla qualità dell’impianto, arrivando a ipotizzarne la demolizione. Corbani sottolinea che, se da una verifica tecnica dell’amministrazione comunale emergessero criticità tali da rendere necessaria la demolizione, il costo di tale operazione dovrebbe gravare sui concessionari. Secondo il Comitato, infatti, Inter e Milan non avrebbero mantenuto lo stadio efficiente né aggiornato agli standard richiesti, configurando una possibile negligenza nella gestione dell’immobile pubblico.
Indagine della Procura e tensioni politiche
Parallelamente, la Procura di Milano ha avviato un’indagine esplorativa sulla vendita dello stadio San Siro da parte del Comune alle due società calcistiche. Il fascicolo, privo di indagati e ipotesi di reato, è stato aperto a seguito di un esposto del Comitato Sì Meazza che ha denunciato un presunto danno erariale nella cessione dell’impianto. La cifra complessiva della vendita ammonterebbe a circa 196 milioni di euro, comprensivi dell’area e della struttura, con uno sconto di 80 milioni previsto per bonifiche e demolizioni.
La vicenda ha scatenato dure critiche da parte del centrodestra milanese. I rappresentanti della Lega e di Fratelli d’Italia hanno chiesto trasparenza e responsabilità, arrivando a invocare le dimissioni del sindaco Giuseppe Sala, accusato di una gestione opaca e fallimentare. Nel frattempo, Milan e Inter hanno presentato a Palazzo Marino un documento di fattibilità per il futuro dell’impianto e la Giunta comunale ha dato il via alle procedure per valutare l’interesse di altri potenziali acquirenti.
Il dibattito sulla sorte dello storico stadio continua dunque ad animare la scena politica e sportiva di Milano, con un occhio vigile sulle implicazioni economiche e amministrative che questa vicenda comporta per la città.






